1
Lizzo – Cuz I Love You
Qualche tempo fa, in un pezzo dedicato a Missy Elliott, parlavamo proprio di quanto Misdemeanor fosse stata un tassello importante nella storia del rap, sia per i suoi meriti artistici, sia per il fatto di aver abolito, in quanto donna, una serie di tabù di genere, attraverso la libera espressione del corpo.
Non è un caso, credo, che Missy Elliott sia presente nell’album di Lizzo che, in qualche modo, ne continua il discorso, mettendosi letteralmente a nudo nel suo primo full-length per una label.
In Cuz I Love You, la musica è solo un mezzo per spogliarsi, brano per brano, e affermare la fiducia in se stessi.
Le undici tracce non spiccano per eccellenti produzioni ma ci sorprendono sul versante della vocalità – potentissima – e di un rappato incendiario che Lizzo incastra anche nella più classica delle melodie soul.
2
Loyle Carner – Not Waving But Drowning
Loyle Carner è uno che non ha paura a raccontarti di quella volta che le onde erano così alte che pensava di annegare. Così in questo disco viene fuori tutta la fragilità di un artista sensibile che con la sua vocalità morbida e rilassata scende a fondo nei dettagli emotivi della sua vita personale.
In tracklist si leggono i nomi di Jordan Rakei, Sampha e Jorja Smith che assieme a lui nuotano in questo mare di emozioni e drammi esistenziali, fornendogli e fornendoci quasi un giubbotto di salvataggio per evitare il rischio di esserne travolti e annegarci dentro.
Ecco, ascoltalo come se fosse un manuale per imparare a nuotare.
3
Kelsey Lu – Blood
Il disco si apre con una dichiarazione di non amore che poi è una cover, in versione più o meno gospel, di I’m Not In Love dei 10cc.
Nonostante questo, Blood di Kelsey Lu è un disco che ci fa innamorare subito, già da quel primo brano.
Un debutto, quello della cantautrice del North Carolina, che ci assorbe pienamente, ipnotizzandoci traccia dopo traccia con quel miscuglio di pop barocco, folk, ambient e, non ultima, la musica classica.
Tra i producers, Skrillex, Jamie xx e Rodaidh McDonald che contribuiscono a dare all’album un’impronta scura, sperimentale e sofisticatissima.
Blood è un album in cui si sentono tutte le influenze degli artisti con cui Lu ha collaborato, da Solange a Florence + The Machine, rielaborate in una proposta tutta nuova e autentica in cui spiccano testi profondi e melodie evocative.