L’arte ha da sempre la capacità di reinventarsi, di riscoprirsi di citarsi e glorificarsi. Ancora di più nella nostra epoca di crisi della modernità e capitalismo avanzato, caratterizzata dall’invadenza della pubblicità, da internet e i social network.
L’artista ucraino Alexey Kondakov sembra aver assimilato tutto questo e la sua intuizione è figlia del riuso spregiudicato e ironico delle fonti più disparate, classiche e pop, in una continua commistione tra contenuti elevati e cultura di massa.

Nella sua serie “Daily Life of Gods” Kondakov fonde figure di dipinti classici e fotografie di location urbane con una cura tale che luci e ombre si combinano in modo naturale e i due mondi magicamente si incontrano.
È così che figure femminili seminude riprese dai dipinti di Frederic Leighton e Herbert James Draper si ritrovano a ballare sensuali tra le luci al neon di una discoteca, la Cleopatra di John William Waterhouse si trovi sdraiata tra shoes box di un negozio di streetwear, o le protagoniste di un dipinto di William-Adolphe Bouguereau ci sbircino da dietro la vetrina di un bar.
Una nuova vita. Un nuovo istante.
Per vedere altri suoi collage, seguite Alexey Kondakov su Instagram.



