La vista dalla finestra è uno degli elementi che influenza maggiormente il nostro umore quotidiano e che, a differenza delle pareti, i mobili e i pavimenti, purtroppo non può essere cambiata.
Per questo motivo è nato Anotherview, il progetto di finestre-quadro di Marco Tabasso, Robert Andriessen e Tati Uzlova, che rende ogni casa un po’ nomade e libera di viaggiare pur restando ferma.
Paesaggi sempre diversi, vedute di tutto il mondo a portata di divano e di bisogno.
Un giorno si può ammirare lo skyline di New York, il giorno dopo immergersi nelle foreste della Namibia, il giorno dopo ancora perdersi nei canali di Venezia.
E se niente di tutto ciò vi soddisfa, la vista può essere anche personalizzata in base ai vostri sogni.
In contrasto con una realtà in rapida evoluzione e frammentazione, Anotherview spinge lo spettatore a godere del lento passaggio del tempo e dei suoi racconti, permettendo di scoprire una nuova percezione spazio-temporale e regalando un’infinita prospettiva alla vostra casa.
Il concept di finestre mi ha sempre affascinato in quanto costituiscono una sorta di membrana tra il nostro privato e il mondo circostante, un filtro tra noi e il resto del mondo.
Da qui l’idea di poter in qualche modo “scegliere” il panorama fuori dalla nostra finestra e allo stesso tempo quello di costruire un “archivio” di giorni da noi attentamente registrati. Un giorno, 24 ore che contengono centinaia di microstorie e momenti che non ritorneranno più.
Con Anotherview noi trasformiamo questi microcosmi in file digitali, in qualche modo li “salviamo”.
Marco Tabasso