ASICS – Gel Lyte III – 25th Anniversary – Recap

ASICS – Gel Lyte III – 25th Anniversary – Recap

Pizzo Vita Smeralda · 8 anni fa · Style

Gel Lyte ha compiuto 25 anni, così ho provato a ripercorrere tutte le collabo con i più importanti negozi realizzate nel 2015.

Creata nel 1991 dal musicista/designer Shigeyuki Mitsui, la scarpa con la linguetta divisa è sicuramente la più iconica del brand giapponese. In una recente intervista, proprio Mitsui l’ha descritta come sua figlia, motivo per cui quando nei primi del 2000 gli arrivò la voce che la sua bimba stesse avendo una clamorosa rinascita ne fu incredibilmente felice.
‘Domo arigatou Mitsui’.

Asics Gel Lyte III x Kith “Homage”
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Uscita pochi giorni fa è stata sicuramente la più attesa. Il buon Ronnie Fieg riprende i particolari più importanti delle sue precedenti Gel Lyte III e li propone tutti in un unica scarpa. Scarpa già ribattezzata dagli appassionati “What The Fonnie”, richiamo alle incredibili linee basket Nike, dove ogni signature shoe di un atleta veniva riproposta con un “pezzettino” di tutte le precedenti colorazioni dell’anno, come le “What the Kobe”. Anche se l’evento di NY è stato realizzato in una galleria d’arte dove artisti di fama mondiale hanno ripreso nelle loro opere l’intera linea di Gel Lyte esposta per l’occasione, tutti si ricordano solo la scosciata della fidanzata di Ronnie.

Asics Gel Lyte x Hanon “Solstice”
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Ispirate probabilmente al cielo notturno di Aberdeen, sede di Hanon, ecco “Solstice”: omaggio al giorno più lungo e più corto dell’anno. Il particolare migliore è indubbiamente la color block, richiamo alla “Wildcats“, collaborazione precedente del negozio Scozzese.

Asics Gel Lyte III x Highs and Lows “Silverscreen”
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Per questa collaborazione i ragazzi della boutique australiana si sono ispirati a una famosa sala cinematografica di Perth: l’Astor Theatre. Matt Thomas – proprietario di Highs And Lows – ha deciso di dedicare la scarpa al vecchio cinema di fronte al suo primo flagship store, rinominandola “Silverscreen”. Per l’evento, famigliari e amici si sono riuniti in negozio per gustarsi un bel film tutti insieme.

Asics Gel Lyte III x Bait “Nightmare”
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La collabo di Bait invece è ispirata al tuo peggiore incubo. Puntando molto sui materiali il negozio californiano tira fuori una scarpa proprio ben fatta. Purtroppo però tra snakeskin, 3m e suola icy costava più delle altre ;)

Asics Gel Lyte III x Footpatrol 
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Ispirate alla maschera originale del logo di Footpatrol, per molti britannici simboleggia il “tempo dei conflitti”. Venduta con 3 paia di lacci di cui uno con stampato “Footpatrol Gel Lyte III” in codice morse, il logo all’interno recita “11 members, 1 squad leader”. Tosti ‘sti inglesi.

Asics Gel Lyte III x Atmos “Birthday Dinner”
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Nota dolente. Sarà che era appena uscita una colorazione pressochè identica qualche giorno prima, ma i ragazzi di Atmos mi peccano in fantasia. Oltre ai materiali la differenza infatti sono le scritte co-branded sui lati della scarpa. Il video però è il più carino :)

Asics Gel Lyte III x Colette “Dotty”
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Lo ammetto qui sono di parte, amo tutto ciò che fa il negozio parigino e la sua collaborazione era quella che aspettavo di più. Col suo richiamo infinito al logo del negozio (2 pois blu) questa scarpa è tanto fantastica quanto immettibile.

Asics Gel Lyte III x Afew “Koi”ASICS - Gel Lyte III - 25th Anniversary - Recap | Collater.al
Ispirata alla Black Koi, loro primo sample con la punta nera, sicuramente è la più bella dell’anno.

Asics Gel Lyte III x Cncpts “Boston Tea Party”
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Tramite questa collaborazione i raghi di Concepts rendono omaggio a un pezzo di storia americana, il ‘Boston Tea Party’: atto di protesta dei coloni del Nord America contro le tassazioni inglesi, in seguito ai quali vennero distrutte moltissime ceste di té.

https://www.youtube.com/watch?v=g9RmzhmAPv0

Asics Gel Lyte III x Size? “Iris & Tsavorite”
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Doppia collabo per l’ormai colosso britannico. La Tsavorite richiama l’omonimo minerale utilizzato dai gioiellieri, una varietà di granato verde tradizionalmente regalato per il 25esimo anniversario. Stessa tradizione per l’altra scarpa, la Iris, anche se qua ci spostiamo dal gioielliere al fioraio. :)

Asics Gel Lyte III x Packer Shoes “Dirty Buck”
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Poche parole su questa collabo, per la sua Gel Lyte, infatti, il negozio del New Jersey sceglie la via della qualità. Materiali premium, grande richiamo al Dirty Buck e una suola rossina abbinata al suede beige che è qualcosa di eccezzionale.

Asics Gel Lyte III x Mita “Trico”
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Incredibile come le informazioni su questa scarpa siano così difficili da recuperare. Oltre ai chiari richiami all’oriente, visto la nazionalità del famoso negozio, a differenza di una classica Gel Lyte III questa ha un cinturino sul tallone.

https://www.youtube.com/watch?v=aB1YUFzP-RU

Asics Gel Lyte III x Invincible “Formosa”
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Per la colorway della loro Gel Lyte, i ragazzi di Invincible si ispirano all’astore crestato asiatico – Accipiter Trivirgatus Formosae. Oltre all’animale però, il nome è un chiaro riferimento al soprannome dell’isola, la “Formosa”. Il rosso, il blu e il bianco sono quindi dei chiari riferimenti alla bandiera di Taiwan e non a quella della Francia.

Asics Gel Lyte III x Titolo “Papercut”
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Tra le tante tradizioni svizzere, a Zurigo – sede di Titolo – ce n’é una un po’ meno famosa delle altre. Si chiama ‘Scherenschnitt’ – le forbici – ovvero: l’arte del ritaglio della carta. Da qui l’ispirazione per la loro Gel Lyte III.

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L’idea di amore eterno di Valentina Sergi

L’idea di amore eterno di Valentina Sergi

Collater.al Contributors · 5 giorni fa · Photography

Valentina Sergi (1997) è una fotografa di moda con una passione per i colori pastello, i contrasti audaci e la vivacità delle immagini. Il suo lavoro professionale l’ha portata a fotografare una varietà di soggetti in location esclusive, e le sue fotografie sono diventate una presenza costante in molte note pubblicazioni di moda. Tuttavia, ciò che davvero distingue Valentina Sergi è la sua capacità di costruire una narrativa emozionante attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica. I colori, il gioco di ombre e luci, i pattern, le mani delle persone, l’affetto di un abbraccio, i luoghi intrisi di nostalgia e le storie nascoste dietro una ruga sono tutti elementi che Valentina Sergi ricerca per creare un’estetica pura fatta di immagini che oscillano tra il reale e il surreale.

La Serie A-Mors: Un’Esplorazione Profonda dell’Amore

Uno dei progetti più significativi di Valentina Sergi è la serie intitolata A-Mors. Questa serie affronta il tema dell’amore in modo profondo e provocatorio. Si tratta di un amore autentico, un amore che è stato atteso con trepidazione, ma talmente forte da superare la resistenza di un cuore fragile. L’interessante gioco di parole nel titolo, dove “A-Mors” sembra derivare dal latino “a-mors” (senza morte), sottolinea l’eternità di questo sentimento. In questa serie, Valentina Sergi esplora l’idea di un amore eterno che supera le barriere temporali. Le sue fotografie catturano momenti di passione e affetto, ma al contempo, evocano una sensazione di trascendenza.

Le sue opere della Sergi sono emozionali e surreali, e dietro di esse si cela una forte elaborazione concettuale. Valentina comprende che la fotografia non è solo la registrazione di una realtà oggettiva, ma piuttosto la presentazione di storie, concetti e mondi così come li percepisce attraverso la sua esperienza personale, la sua cultura e il suo sentire.

Il suo legame tra cinema e fotografia è evidente, e questa contaminazione tra le arti le permette di portare innovazione nel suo lavoro. La fotografa ci lascia con una famosa citazione di Vincent Peters, il quale afferma: «Non si fa una fotografia solo con una macchina fotografica, ma si portano nell’atto fotografico tutte le immagini che si sono viste, i libri che si sono letti, la musica che si è ascoltata, le persone che si sono amate

Valentina Sergi presenterà un suo scatto alla mostra Collater.al Photography presso la Fondazione Matalon di Milano dal 22 al 24 settembre 2023.
Courtesy Valentina Sergi

L’idea di amore eterno di Valentina Sergi
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L’idea di amore eterno di Valentina Sergi
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La maternità catturata da Wendy Symons

La maternità catturata da Wendy Symons

Collater.al Contributors · 6 giorni fa · Photography

Wendy Symons, una fotografa autodidatta olandese, intraprende un profondo viaggio attraverso il suo obiettivo, catturando momenti intimi della maternità senza alcun filtro. Wendy Symons possiede una notevole capacità di percepire la bellezza nei momenti quotidiani, quei dettagli piccoli e delicati spesso trascurati dal ritmo frenetico della vita. La sua fotografia è un’esplorazione sentita dell’esperienza umana in ogni fase della vita. Tuttavia, è l’esperienza della maternità precoce a occupare un posto speciale nel cuore di Wendy. La affronta con un obiettivo onesto e intimo, svelando il profondo legame tra una madre e il suo bambino.

L’ispirazione fluisce verso Wendy direttamente dalla natura stessa. Il potere curativo del mondo naturale influisce sul suo lavoro e diventa spesso la musa per i suoi prossimi scatti. Attraverso il suo obiettivo, Wendy trova conforto e ispirazione, fondendo senza sforzo i mondi dell’arte e della maternità. Lo stile di Wendy Symons è una testimonianza dell’autenticità e dell’essenza cruda della vita. Si affida esclusivamente alla luce naturale per catturare momenti genuini nel loro massimo splendore. Questa scelta infonde al suo lavoro un calore e una veridicità che rendono ogni fotografia una finestra non filtrata nelle vite che documenta.

Uno dei progetti straordinari di Wendy è Art Mama, in cui fonde i suoi due mondi, quello artistico e quello materno. Nel bel mezzo della pandemia, si è impegnata in questo viaggio introspettivo, tuffandosi nella sua vita di madre e artista. Il diario fotografico di Wendy dipinge un ritratto intimo dei suoi figli e di se stessa mentre affrontano le complessità della maternità durante tempi turbolenti. Le sue immagini sono un promemoria che il viaggio della maternità, sebbene imprevedibile e caotico, è un’esperienza condivisa che ci unisce tutti.

Wendy Symons presenterà un suo scatto alla mostra Collater.al Photography presso la Fondazione Matalon di Milano dal 22 al 24 settembre 2023.
Courtesy Wendy Symons

La maternità catturata da Wendy Symons
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La danza ritmica e malinconica negli scatti di Nanda Hagenaars

La danza ritmica e malinconica negli scatti di Nanda Hagenaars

Collater.al Contributors · 1 settimana fa · Photography

«La vita, come un fiume, scorre con il suo ritmo, portandoci in un viaggio colmo di tranquillità e turbolenza» – spiega la fotografa Nanda Hagenaars – «Nei momenti di calma, siamo avvolti dalle correnti gentili, come se fluttuassimo senza sforzo attraverso il passare del tempo. È in questi momenti che troviamo conforto, e il nostro spirito viene sollevato dalla serenità delle acque. Tuttavia, le acque tranquille possono trasformarsi in torrenziali rapide, sconvolgendo il nostro equilibrio e facendoci interrogare sul nostro scopo.»

Con queste parole, Nanda Hagenaars (1988) ci apre uno spiraglio sulla sua visione delle vita, fornendoci le indicazioni per comprendere i suoi scatti. Hagenaars cattura questi flussi e riflussi della vita attraverso la sua lente. Il suo lavoro può essere descritto come poetico, intuitivo ed emozionale, ed è guidato dal desiderio di tradurre i suoi sentimenti ed emozioni in immagini. Il concetto di tempo e atemporalità ha spinto Nanda a concentrarsi sulla fotografia in bianco e nero, una scelta che aggiunge profondità e atemporalità alla sua arte.

Connection Skins

Per Nanda, la fotocamera è più di un semplice strumento; è un simbolo di trasformazione. Ha contribuito a farle vedere la vita in nuovi modi, proprio come guardare attraverso la sua lente le ha mostrato prospettive fresche. Crede nell’uso della fotografia come mezzo per crescere e scoprire se stessa. «Non è sempre facile vedere le cose in modo diverso, ma mi sforzo di farlo,» dice. Questa filosofia si riflette nella sua pratica. Non vede solo l’acqua; vede anche il suo riflesso. Questo modo di vedere si estende a tutto ciò che cattura, sempre alla ricerca di nuove composizioni, sempre desiderosa di svelare una bellezza nascosta. Nanda gioca con la luce e l’ombra, creando una danza sia ritmica che malinconica.

«Proprio come il fiume intaglia il suo percorso nel paesaggio, così fanno le sfide che affrontiamo plasmarci. Le prove e le tribolazioni, i momenti di incertezza e dubbio, contribuiscono tutti alla nostra evoluzione personale. Ci insegnano resilienza, pazienza e l’arte dell’adattamento. Impariamo che la vera bellezza della vita non sta nell’assenza di ostacoli, ma nella nostra capacità di superarli. E mentre continuiamo il nostro viaggio, impariamo a fidarci del flusso della vita, sapendo che, proprio come il fiume, stiamo sempre evolvendo, sempre avanzando.»

Nel mondo di Nanda Hagenaars, ogni fotografia è un riflesso di questa filosofia. Con la sua lente come guida, ci invita a unirci a lei nell’esplorare i complicati intrecci della vita del fiume, trovando significato e bellezza in ogni scatto.

Nanda Hagenaars presenterà un suo scatto alla mostra Collater.al Photography presso la Fondazione Matalon di Milano dal 22 al 24 settembre 2023.

La danza ritmica e malinconica negli scatti di Nanda Hagenaars
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È uscito un libro con foto inedite di 2pac

È uscito un libro con foto inedite di 2pac

Collater.al Contributors · 1 settimana fa · Photography

“Tupac The Legend” è un volume di quaranta pagine con una raccolta unica di immagini scattate da Michel Haddi durante un servizio fotografico del 1993 con 2Pac. Il libro, firmato e numerato su 500 copie, è uscito il 13 settembre e ripercorre anche alcuni dei pensieri del rapper. Ciò che distingue questo libro è l’inclusione di citazioni da Tupac stesso, offrendo una comprensione più profonda dei pensieri e della personalità dell’artista. «Sono felice di presentare questo libro in edizione limitata: “Tupac The Legend”, con molte delle immagini presenti fino ad oggi rimaste inedite» dichiara Michel Haddi entusiasta.

La connessione personale di Haddi con Tupac aggiunge un ulteriore strato alla narrazione del libro. Durante il loro incontro, Haddi fu ispirato dalla volontà di ritrarre Tupac in abito. Un look che ricorda Martin Luther King Jr., una visione che il rapper decise di accogliere e il cui risultato si riflette nel libro.

Anche quella di Michel Haddi è una storia affascinante, da un’infanzia turbolenta a Parigi alla collaborazione con pubblicazioni e personalità iconiche nel settore della moda, la sua storia è avvincente quanto la sua fotografia. In conclusione, “Tupac The Legend” vuole essere un tributo visivo sentitissimo in onore dell’eredità di Tupac Shakur. Questo coffee table book in edizione limitata, con le sue immagini inedite e aneddoti personali, promette di essere una preziosa aggiunta alle collezioni di ammiratori e appassionati di ritratti del rapper.

Beyond Fashion a Milano è la mostra personale che aprirà il 19 ottobre 2023 e durerà fino al 16 marzo 2024 presso la 29 Arts in Progress Gallery Milan.

Ph. credits Michel Haddi courtesy of 29 Arts in Progress, Sarah Coldron

È uscito un libro con foto inedite di 2pac
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