Lo scorso ottobre, la quinta edizione di The Unexpected è tornata a Fort Smith, con coinvolgenti opere d’arte e musica.
Ideata e prodotta da Justkids – casa creativa fondata dalla curatrice d’arte Charlotte Dutoit – è dedicata a portare l’arte contemporanea nell’Arkansas nordoccidentale attraverso esperienze di arte pubblica immersiva che generano scambi culturali tra creativi e incentivano lo sviluppo della comunità.
Per questo motivo, per lo sviluppo del nuovo progetto è stata invitata per la prima volta Camille Walala – una tra le artiste e designer contemporanee più affermate al momento – la quale ha aderito all’iniziativa. Ciò che ha fatto è stato trasformare una stazione di servizio degli anni cinquanta in disuso in un’emozionante opera d’arte ribattezzata come la Walala Pump & Go gas station.
La realizzazione dell’opera è stata influenzata da molteplici fattori tra cui i viaggi dell’artista, il filone creativo del Gruppo Memphis – un collettivo italiano di design e architettura fondato da Ettore Sottsass -, i maestri dell’Optical Art – un movimento di arte astratta nato negli anni sessanta e che ha preso piede nel decennio successivo – e dalle donne delle tribù Ndebele, una comunità sudafricana. Tutte queste influenze hanno dato vita a un concept che segue lo stile pop tribale ma che, allo stesso tempo, propone motivi geometrici colorati che danno dinamicità agli elementi esistenti del contesto.
Il supporto architettonico degli anni ’50 è stato perfetto per l’artista che lo ha trasformato in uno spazio sociale accattivante in una sola settimana, con lo straordinario sforzo comunitario e la collaborazione dell’artista locale Nate Meyers e di un gruppo di abili volontari.
Lo stile audace e giocoso di Camille valorizza incredibilmente lo spazio costruito e l’architettura, creando ambienti sociali accoglienti.
Oltre a Camille Walala hanno preso parte al progetto artisti come Okuda San Miguel, Hilda Palafox, Robert Montgomery e Alexandre Bavard.






Testo di Anna Cardaci