Il deserto è un luogo indecifrabile, un territorio che sembra fare in modo di non poter essere davvero conosciuto dall’uomo, in continuo cambiamento nei suoi punti di riferimento e nel clima. Si potrebbe dire che il deserto è un non-luogo, nel quale il tempo perde le coordinate necessarie per orientarsi, come fosse la superficie di qualche pianeta a milioni di anni luce di distanza dalla Terra.
È nel deserto, a Palm Spring, che Etro ha scelto di scattare la sua ultima campagna, grazie alla collaborazione con il fotografo Henrik Purienne.

I modelli appaiono negli scatti come corpi estranei, così come la Corvette che sembra averli accompagnati fino a li, in un clima da On the Road in cui la macchina sembra quasi una navicella spaziale atterrata su un pianeta sconosciuto. Anche i capi della collezione sembrano corpi estranei, che nella piattezza e monotonia di quel paesaggio emergono con ancora più decisione, fino a quando diventa impossibile non notare le trame, i colori e i ricami che da sempre contraddistinguono lo stile di Etro.
L’uomo è estraneo al luogo nelle foto di questa ultima campagna del brand, ma sembra aver trovato la sua dimensione, fino a trovare una condizione di calma e sospensione del tempo. La sabbia e l’erba essiccata dal raggi del sole finiscono così per diventare un luogo dell’anima in cui vivere.
“Questa campagna, l’ultima come direttori creativi di Etro, è un viaggio in un luogo che è nel tempo,
ma anche fuori dal tempo. È la nostra road to nowhere verso mondi lontanissimi, assolati a perdita
d’occhio, forti dello spirito nomade e curioso che da sempre ci sospinge, perché non è mai la
destinazione a contare, ma il viaggio stesso” Kean e Veronica Etro.





