Fiorucci torna di proprietà italiana. Il brand dalle origini meneghine fondato da Elio Fiorucci nel 1967 ha annunciato il rientro a Milano per avviare un vero e proprio processo di ricostruzione creativa. Lo stile e le suggestioni che hanno ispirato il fondatore hanno rimodellato la percezione di stile di un’intera generazione, entrando prepotentemente nel nostro immaginario. L’irriverenza di Fiorucci si è messa in gioco dialogando con artisti e creativi negli anni ’70 e ’80. Quindi ci chiediamo: cosa possiamo aspettarci da questo ritorno?

Al tempo l’attitudine trasgressiva proveniente da Carnaby Street o King’s Street ha subito attecchino in Italia. Minigonne, t-shirt e gli iconici jeans attillati hanno spopolato tanto da fare di Elio Fiorucci il promotore di un nuovo stile contraddistinto dai valori di libertà e trasgressività. Le novità introdotte dalla nuova direttrice creativa, Francesca Murri, mettono in campo questioni fondamentali per il mondo della moda oggi: sostenibilità, made in Italy e un’identità nettamente italiana. Ma non solo, la volontà di portare il marchio verso un lusso accessibile si affiancherà al ritorno di pilastri iconici dell’archivio. Colori e grafiche torneranno in chiave più elevata, per un risultato finale più rigoroso. Grande attenzione verrà riservata anche agli accessori, in particolare alle borse. Aspetto che sicuramente riserverà grandi sorprese per gli appassionati del marchio.

La prima collezione firmata da Murri arriverà durante la prossima MFW, il 21 settembre, con una presentazione che si comporrà di 15 look. Ci saranno altrettante sorprese: fra collaborazioni con altri brand e artisti che alimenteranno il lato pop di Fiorucci. Non ci resta che aspettare la prossima settimana della moda per vedere i frutti di questo attesissimo cambio di rotta.
