Ginnika 2016 – Lo Sneaker Expo Capitale

Ginnika 2016 – Lo Sneaker Expo Capitale

Pizzo Vita Smeralda · 7 anni fa · Art

Puntuale come un orologio svizzero, Ginnika torna a far tappa a Roma dando così il via all’inizio dell’estate romana. E io finalmente posso tornare nella città eterna dopo la piacevole esperienza dell’anno scorso, dove sono diventato il migliore amico di Marco Materazzi.

Ginnika 2016 - Lo sneaker expo Capitale | Collater.al

Ma cos’è Ginnika? In sostanza è un progetto che nasce dalla voglia di condividere una passione: le sneaker.

Fondata nel 2014, la manifestazione ha visto sin da subito la partecipazione di un gruppo di appassionati e professionisti del settore, ognuno dei quali con un diverso background e diverse competenze.

L’idea alla base del progetto è quella di dar vita a un evento che nel tempo diventi un appuntamento fisso dove sneaker, arte, musica, food e sport convivano, si coinvolgano e convergano nella stessa manifestazione.

Attraverso percorsi tematici e aree di interesse Ginnika si pone l’obiettivo di ripagare i visitatori con esperienze ed emozioni, offrendo opportunità di aggregazione e scambio culturale.

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La grande esposizione di sneaker avrà quest’anno luogo presso l’Ex Caserma di via Guido Reni e per due giorni caratterizzerà la scena street italiana con una serie di appuntamenti imperdibili.

Definire Ginnika una sneaker expo è un po’ riduttivo, in quanto la manifestazione romana è un grande contenitore di intrattenimento. Obiettivo del 2016 è quello di offrire ai visitatori una serie di contenuti formativi e interattivi che trasporteranno il pubblico attraverso un viaggio all’interno della cultura street. La mostra che porterà in scena le migliori sneaker degli ultimi 30 anni sarà affiancata da presentazioni e workshop esclusivi.

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Ospite speciale di Ginnika 2016 sarà l’artista originario di Singapore Mark Ong “SBTG”. Famoso per le sue attività di sneaker customization, SBTG si distingue per i suoi lavori dove temi militari, stile horror e cultura punk si intrecciano tra loro dando un risultato dal forte impatto visivo.

SBTG creerà per l’occasione una speciale sneaker Diadora limitata a sole 12 paia che verranno vendute in esclusiva durante la due giorni di Ginnika e il cui ricavato sarà devoluto interamente a fini umanitari.

Inoltre durante le giornate romane Mark Ong si intratterrà con il pubblico romano e terrà uno speciale workshop dove 15 fortunati potranno apprendere tutte le tecniche ed i segreti sulla personalizzazione delle sneaker.

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Tra i partner di Ginnika ci sono anche i ragazzi di Oniride, start up tutta italiana specializzata in realtà virtuale, che con la galleria d’arte Varsi si occuperà a quattro mani delle installazioni artistiche.

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Musica – È sempre stata la parte centrale dell’evento sin dalla prima edizione e quest’anno non ci saranno eccezioni grazie a un importante line up artistica che prevede per il sabato: Simian Mobile Disco, duo britannico che non ha bisogno di presentazioni, per loro parlano le partecipazioni ai più importanti festival di musica elettronica europei e non, come Sònar e Primavera Sound; Bok Bok e DJ Haus, altri due nomi caldi della scena londinese e per chiudere il main stage Bob Tha Funk, resident DJ di Ginnika.

La sala B invece sarà tutta per i duri e puri della notte con lo stage interamente dedicato alla scena techno romana: si alterneranno alla consolle Giancarlino, storico DJ e fondatore del Goa Club; Adiel, fiore all’occhiello e DJ resident proprio del Goa e Zero.

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La domenica il mood virerà verso l’hip-hop e anche qui si alterneranno artisti internazionali e italiani, ecco la line up: Soulection Showcase con Sivey, Rom e Evil Needle, esordio romano per l’etichetta californiana in piena ascesa con tour mondiali; prima di loro alcuni nomi che hanno fatto letteralmente la storia della musica hip-hop italiana, Welcome2TheJungle con Danno, Ceffo e Cannasuomo; Sweat Drops con Baro e Stile.

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Anche quest’anno ci sarà durante l’evento un torneo di basket 3 VS 3 con ricchi primi che faranno sudare i ragazzi sul playground (l’anno scorso con la mia squadra ci classificammo ultimi e spero di poter migliorare in questa edizione). Eliminatorie previste per il sabato dalle 12.00, finali e premi la domenica intorno alle 18.00.

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Inoltre Ginnika proporrà in collaborazione con 7Hills Store due Skate Contest, uno per il sabato e uno per la domenica. Il sabato sera sarà possibile vedere la finale di Champions League proiettata nel padiglione ‘Sport’.

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Market – La manifestazione prevederà un’intera area dedicata al market dove si potrà trovare un’ampia scelta di scarpe, vestiti, gadget, oggettistica legata al mondo delle sneaker e della street culture in generale.

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Non mancherà un punto merchandising marchiato Ginnika dove acquistare le maglie ufficiali dell’evento e molto altro. Novità 2016 è il Vinyl Market che si svolgerà domenica 29 Maggio. Realizzato in collaborazione con Stadlin, sarà il punto di ritrovo per tutti gli appassionati di dischi vintage e vinili storici.

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Food and beverage – Durante tutta la manifestazione saranno presenti sei Food Truck presenti e un’ampia selezione di birra artigianale con annessa area chill out dove fermarsi e viversi la manifestazione in compagnia.
Ci si becca lì!

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Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie

Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie

Andrea Tuzio · 2 giorni fa · Photography

Dopo la sua performance al Coachella 2023 non priva di polemiche, si torna a parlare di Frank Ocean ma per questioni completamente diverse.

Homer, il brand indipendente di lusso lanciato due anni fa dallo stesso artista di Long Beach e che si occupa principalmente di realizzare e vendere gioielli come ciondoli, anelli, collane, orecchini diamantati, bracciali in argento riciclato e oro 18 carati, tutti prodotti artigianalmente in Italia e caratterizzati da forme divertenti e colori vivaci, ha pubblicato un libro fotografico.

Da pochi giorni infatti è possibile ordinare sul sito di Homer, al prezzo di 90€, Mutations, un libro fotografico di 48 pagine che rappresenta una retrospettiva di opere realizzate tra il 19 ottobre e il 22 dicembre 2022, per lo più foto scattate dallo stesso Ocean. 
Una serie di scatti che ci mostrano un lato del cantante statunitense nuovo, unico e che mostrano, ancora una volta, quanto sia raffinata e ricercata la sua estetica.

Se volete portarvi a casa una vera chicca da collezione come Mutations, il libro fotografico di Frank Ocean, vi basta cliccare qui.

Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie
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I paesaggi malinconici di Alana Celii

I paesaggi malinconici di Alana Celii

Anna Frattini · 17 ore fa · Photography

Alana Celii è una fotografa americana che ridefinisce tempo e significati scattando paesaggi e soggetti dall’aura malinconica e senza tempo. Ora photo editor del New York Times, precedentemente ha lavorato sia per il Wall Street Journal che per il TIME parallelamente alla sua carriera nella fotografia. La sua prima monografia, Paradise Falling, è una serie di fotografie che ridefinisce la sensazione di perdita mostrando cosa significa sentirsi persi attraverso metafore che guardano all’astrologia, al mito e al simbolismo.

Per Celii il punto di partenza è la natura, immortalata talvolta scattando senza soluzione di continuità e improvvisando. Dopo Paradise Falling, la fotografa americana ha iniziato un progetto nuovo alla scoperta dei paesaggi della West Coast dopo il suo trasferimento in California. In queste immagini è chiara la matrice californiana nelle textures e nei colori intensi riconoscibilissimi nei paesaggi sconfinati immortalati dalla fotografa.

Per scoprire altri scatti di Alana Celii qui il suo profilo Instagram.

Ph. courtesy Alana Celii

I paesaggi malinconici di Alana Celii
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La fotografia eterea di Matteo Zanin

La fotografia eterea di Matteo Zanin

Giorgia Massari · 6 giorni fa · Photography

“Ci sono ipotesi diverse su come siamo venuti al mondo, c’è chi dice dagli animali come conseguenza dell’evoluzione della specie e c’è chi dice per mano di Dio, ma di certo sappiamo che quando lasceremo questo pianeta, ciò che resterà di noi sarà solo polvere.” con queste parole il fotografo italiano Matteo Zanin (1986) riflette sul nostro destino attraverso una serie di scatti di nudo artistico. La polvere, le briciole, i detriti, le ceneri sono il punto di partenza del suo progetto fotografico POLVERE in cui la materia naturale e il corpo umano diventano una cosa sola.

Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al

In un’ambiente arido, privo di vegetazione, una donna nuda, dall’aspetto candido e leggero vaga nel desertico paesaggio, mimetizzandosi e amalgamandosi ad esso. “La donna è l’essere vivente che più si avvicina alla natura, perché come lei è l’unica che può creare un’altra vita.” riflette Zanin.

Gli scatti appartengono ad una sfera eterea, che rimanda lo spettatore ad uno scenario quasi apocalittico. L’ultima donna sul pianeta, una ninfa solitaria, in cerca di acqua, di una fonte di vita. Con il tempo il suo corpo si congiunge alla natura, fino a diventare parte della stessa. Contorcendosi imita le sue forme, abbracciandola le dimostra il suo amore.

La passione per la Street photography e il suo approccio cinematografico, oltre alla sua esperienza nel campo della moda, emergono particolarmente nella serie POLVERE, capace di riassumere l’identità artistica di Matteo Zanin e di restituire una serie di sentimenti contrastanti. La natura può dare ma può anche togliere.

Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
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Courtesy and credits Matteo Zanin

La fotografia eterea di Matteo Zanin
Photography
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Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America

Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America

Anna Frattini · 7 giorni fa · Photography

Classe 1980, J. Jason Chambers è un fotografo americano che racconta l’America attraverso i suoi scatti, viaggiando di stato in stato e ispirandosi al New Topographics Movement. Scorrendo fra gli scatti del fotografo sembra di vedere un’America molto diversa da quella che ci immaginiamo. Insegne al neon luminose, stazioni di servizio e vecchie automobili sospese in un’atmosfera quasi cinematografica. Chambers sembra essere in continuo movimento, dalla California fino a Wall Street passando per il deserto. Le fotografie scattate a New York fanno da contraltare alle suggestioni desertiche del New Mexico e ai panorami texani di Marfa.

La riflessione di J. Jason Chambers su una nuova topografia influenzata dall’uomo si ispira a una mostra risalente al 1975 a Rochester, New Topographics. In questa occasione furono esposti 10 fotografi alle prese con l’arrivo del Concettualismo e del Minimalismo nella fotografia degli anni ’70. Il SFMoMA, nel 2010, ha deciso di riportare in vita questa mostra rivelando il ponte pre-esistente fra il mondo dell’arte contemporanea e quello della fotografia.

Il punto di incontro fra la fotografia di J. Jason Chambers e New Topographics sta nel rapporto fra l’uomo e l’ambiente. Stazioni di servizio, motel o parcheggi fanno ormai parte del nostro immaginario quando si parla di paesaggistica così oggi come negli anni ’70.

J. Jason Chambers

Per scoprire altri scatti di J. Jason Chambers qui il suo profilo Instagram.

Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America
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