Quante volte davanti a una scultura vi è capitato di dire o di pensare: “Sembra vivo!“? Ecco, questa frase è proprio il titolo della mostra che celebra l’iperrealismo nelle bellissime sale di Palazzo Bonaparte a Roma. Sono 29 gli artisti internazionali e contemporanei che espongono oltre 40 opere in un percorso che oscilla tra la realtà e la finzione, in grado di sorprendere e di “illudere” lo spettatore passo dopo passo. Per la prima volta in Italia, grandi nomi come quelli di Maurizio Cattelan, Mueck, George Segal e Carole Feuerman, si riuniscono con l’intento di provocare il pubblico e condurlo alla discussione.


Di fronte ad opere così reali, curate nel minimo dettaglio, il nostro cervello lancia un primo messaggio “sfalsato” e ci informa che ciò che stiamo guardando è reale, nonostante sappiamo perfettamente non esserlo. Questa è la magia dell’iperrealismo, corrente artistica nata negli anni sessanta che porta all’estremo il concetto di reale nell’arte, superando quello che è il Realismo.
La mostra ripercorre la storia dell’iperrealismo in sei sezioni. Da Duane Hanson e John DeAndrea (anni ’60) fino ad arrivare alla contemporaneità, passando da Ron Mueck (anni ’90) a Evan Penny e Patricia Piccinin. Un’intera sala specchiata è dedicata all’opera “Ghosts” di Maurizio Cattelan, i suoi famosi piccioni imbalsamati.
La presenza di artisti contemporanei internazionali, provenienti da tutto il mondo, testimonia come ancora oggi l’iperrealismo sia diffuso e come sia in grado di comunicare in maniera schietta e a tratti scioccante.



Le opere riproducono per lo più figure umane o animali, come nel caso del “Polpo” di Carsten Höller, che sfiora la realtà. I corpi e i volti, come quello di Andy Warhol nella scultura di Kazu Hiro, vogliono essere toccati, quasi per convincerci della loro finzione. Gli occhi ci guardano, ci seguono, riuscendo a quasi a inquietarci. La forma è il file-rouge che accompagna tutto il percorso espositivo, indagata in quanto materia tangibile, soggetta a cambiamenti, trasformazioni e alterazioni.


Una mostra che fa riflettere su quanto, a volte, la finzione e l’illusione possano essere sincere e autentiche. Curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Ballario, “Sembra vero!” è visitabile fino all’8 ottobre 2023.