Tra gli anni ’60 e ’70 e poi con modalità differenti anche nei decenni successivi, complice la formazione di movimenti culturali underground e di una nuova idea di propaganda, si svilupparono numerosi fumetti di lotta bianca. Sovversivi, critici, satirici, scomodi e sconvenienti, trattavano temi che non potevano essere diffusi dai principali mezzi di informazione come la TV o la radio, arrivando direttamente agli strati della società o ai centri in cui queste culture si riunivano e in cui sviluppavano le proprie idee.
Sono questi fumetti a ispirare il lavoro dell’illustratore Junwoo Park, che ne riprende in parte i soggetti ma soprattutto la grana e quello stile fai da te che rispecchia molto l’anima artigianale di questi fumetti, che venivano diffusi come volantini o in piccole pubblicazioni cartacee indipendenti.
La grana ruvida dei fumetti viene riportata in digitale da Junwoo Park, che sceglie come protagonisti delle proprie illustrazioni soggetti in parte riconoscibili ma spesso immaginari, in altri casi pattern di colori e forme a contrasto cromatico. C’è spesso caos, che si traduce visivamente con le linee nere scarabocchiate i colori mischiati, mentre la citazione al mondo del fumetto è rappresentata dalle vignette, non baloon arrotondati ma forme casuali e spigolose.
Lo stile punk e urban di Junwoo Park si può seguire sul profilo Instagram ufficiale dell’artista, che raccoglie paesaggi fantastici e immaginari insieme a vignette che assomigliano a diapositive scattate in metropolitana, tra writer e vagabondi da marciapiede.






