Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si fotografa.
La serie del visual artist di Washigton, Kerry Skarbakka, The struggle to right oneself, è un brivido che non trova conclusione e si protrae senza fine in quel momento unico immortalato. Il fotografo ha realizzato questi scatti che lo ritraggono sospeso in quell’istante di mezzo tra l’equilibrio e l’atterraggio, in cui si perde contatto con la terra ferma durante una caduta. Da un albero, da un palazzo, nella doccia, da una scala, da una roccia. L’esistenza umana immortalata nel gesto più comico del mondo che diventa metafora della vita, dove in un ciclo senza fine si cade e ci si rialza con nuove responsabilità.
Ma la magia del progetto sta proprio nella scelta della fase immortalata di queste cadute: quella in cui l’incertezza la fa da padrona. Cadrà? Si ferirà? O volerà? Cosa importa infondo, nonostante tutti i pericoli, il senso di libertà che quel corpo senza gravità fa provare mette tutto in secondo piano.