Lauren Halsey finalmente nell’Olimpo del mondo dell’arte

Lauren Halsey finalmente nell’Olimpo del mondo dell’arte

Giorgia Massari · 2 mesi fa · Art

Se non conoscete ancora il lavoro di Lauren Halsey è giunto il momento di scoprire qualcosa in più su questa artista afroamericana, classe 1987. Recentemente è entrata nel mirino di Larry Gagosian, che l’ha inclusa nella sua scuderia. E si sa, chi passa per la Galleria Gagosian – che possiede diciannove spazi in tutto il mondo – è destinato al successo. Ma chi è Lauren Halsey? La sua storia ha inizio nella comunità afroamericana di South Los Angeles, dove è nata e cresciuta. Il suo lavoro riflette l’identità, la storia e la cultura di questa regione e per questo è definita un’artista attivista. Ma scopriamo di più sul suo lavoro e sul suo impegno sociale.

My Hope, Lauren Halsey – David Kordansky Gallery

La pratica artistica di Lauren Halsey

Il mondo dell’arte conosce Lauren Halsey principalmente per il suo lavoro nell’arte pubblica. Halsey è particolarmente famosa per le sue installazioni scultoree complesse e imponenti, che spesso incorporano elementi di architettura, graffiti, testi e oggetti trovati. I testi e i graffiti sono significanti per il suo lavoro in quanto le permettono di aggiungere un elemento di narrazione e comunicazione visiva. Le sue opere sono caratterizzate da una vivida estetica e da un forte impegno sociale. Molti dei suoi progetti si svolgono nello spazio pubblico, creando connessioni tra l’arte contemporanea e le comunità locali. Lauren Halsey ha guadagnato una crescente riconoscenza e rispetto nella scena artistica contemporanea per il suo lavoro innovativo, la sua capacità di trasmettere storie e la sua dedizione alla promozione dell’arte all’interno delle comunità.

Installazione site-specific dell’artista Lauren Halsey per il Roof Garden del Met di New York. Ph Credits Amir Hamja per il New York Times

L’incontro con Gagosian

Come riporta il New York Times, il primo incontro con Larry Gagosian risale a due anni fa quando nel 2021 il curatore Antwaun Sargent incluse Halsey nella mostra Social Works nella sede newyorkese della Gagosian Gallery. A colpire il famoso gallerista fu però l’installazione site-specific che l’artista realizzò sul tetto del Met di New York. «Ha a che fare con questioni di razza, cultura e del suo quartiere, ma non è pesante. Combina questa serietà con qualcosa di molto elegante e altamente immaginato.» ha dichiarato il gallerista che, per altro, è cresciuto in una zona non troppo lontana a quella di Halsey. Non aspettiamo altro che scoprire cosa il futuro riserverà a questa incredibile artista, capace di comunicare messaggi forti attraverso un linguaggio contemporaneo e pop. Il primo appuntamento con l’Europa sarà nel 2024 con due mostre: la prima nella sede parigina di Gagosian e la seconda in ottobre, quando inaugurerà la sua prima mostra istituzionale in Inghilterra alla Serpentine Galleries di Londra. Lauren Halsey manterrà comunque la rappresentanza di David Kordansky a Los Angeles e, probabilmente, grazie a Gagosian, esporrà anche in Asia.

Courtesy Lauren Halsey

Lauren Halsey finalmente nell’Olimpo del mondo dell’arte
Art
Lauren Halsey finalmente nell’Olimpo del mondo dell’arte
Lauren Halsey finalmente nell’Olimpo del mondo dell’arte
1 · 11
2 · 11
3 · 11
4 · 11
5 · 11
6 · 11
7 · 11
8 · 11
9 · 11
10 · 11
11 · 11
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini

Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini

Claudia Fuggetti · 2 settimane fa · Photography

“Come vivremmo se non avessimo dei modelli di genere già precostituiti?

È questo il quesito che si pone il progetto Gender Theory della fotografa e filmmaker Rossella Agostini. Dopo essersi laureata in direzione della fotografia presso il Columbia College di Chicago, l’artista ha deciso di focalizzare la sua ricerca sulla celebrazione dell’individuo in quanto tale e il suo rapporto con il mondo circostante.

L’esplorazione delle relazioni interpersonali sono evidenziate da un tipo di estetica che predilige soggetti visibili da lontano collocati in spazi vuoti: insieme alla valorizzazione di bellezze fuori dal comune Rossella crea così una coerenza narrativa. L’artista ha descritto la sua serie fotografica così:

“Gender Theory è una serie fotografica che rifiuta l’idea del binarismo di genere e ne esplora una realtà dove questa non sia una costruzione sociale. Accenna a temi come l’identità e la sessualità e dimostra come il sesso biologico, l’identità di genere e l’espressione di genere non sempre combacino”.

Attraverso un elegante gioco di ruoli, le immagini di Rossella raccontano una storia capace di arrivare immediatamente al pubblico, non è un caso che Gender Theory abbia vinto il London Photo Festival nel 2018.

Visita il sito dell’artista qui.

Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
Photography
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
1 · 12
2 · 12
3 · 12
4 · 12
5 · 12
6 · 12
7 · 12
8 · 12
9 · 12
10 · 12
11 · 12
12 · 12
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Anna Frattini · 2 settimane fa · Photography

Abbiamo già parlato di Linecheck, l’evento dedicato all’ecosistema musicale italiano e internazionale. Ci siamo andati anche noi e – attraverso la lente di Andrés Juan Suarez – questo è quello che abbiamo visto. Abbiamo respirato aria di novità in un’occasione di incontro e confronto che ci ha permesso di scoprire i nuovi talenti e molte delle nuove tendenze musicali. Insomma, un evento imperdibile nella cornice della Milano Music Week. Le nostre esibizioni preferite sono state quelle di Daniela Pes, 72-HOUR POST FIGHT e Post Nebbia. Quest’anno il tema era #ManyKisses, con la volontà di vedere la musica come un’ecosistema: una comunità poliamorosa che cresce attraverso il dialogo continuo tra i suoi membri, la circolazione di energia ispiratrice e creativa insieme allo scambio fra personalità affermate sulla scena e artistə emergenti. 

ph. Andrés Juan Suarez

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
Photography
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
1 · 8
2 · 8
3 · 8
4 · 8
5 · 8
6 · 8
7 · 8
8 · 8
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Giulia Guido · 2 settimane fa · Photography

Ai margini della società globalizzata – quella della sindrome da workaholism – e ai margini del giorno ha sempre vissuto una società che non si è mai posta confini o limiti di alcun tipo. È qui, tra le gente della notte, che dal 2018 al 2021 la fotografa Carolina Lopez ha vagato munita della sua macchina fotografica. 

Carolina Lopez è una giovane fotografa di origini latinoamericane che lavora tra gli Stati Uniti e l’Europa, dove ha preso vita il suo ultimo progetto fotografico “Les Nuits Fauves”. Le donne che popolano la vita notturna di città come Berlino, Praga, Londra, Las Vegas, Parigi e Milano sono le protagoniste dei suoi scatti. 

Con un’estetica super satura e un taglio quasi documentaristico il lavoro di Carolina è un’analisi sulla società consumistica, superficiale ed evidentemente ossessionata dalla moda e dall’estetica. Il flash accecante sella macchina fa luce su alcuni elementi, lasciandone altri totalmente al buio e restituendo quell’aspetto fugace e misterioso della notte. 

Grazie a una campagna di crowdfunding “Les Nuits Fauves” è diventato un libro ed è stato pubblicato dalla casa editrice italiana Selfself Books. Qui sotto potete trovare alcuni scatti del progetto, ma scopritelo per interno sul sito di Carolina Lopez e sul suo profilo Instagram

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Photography
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
1 · 9
2 · 9
3 · 9
4 · 9
5 · 9
6 · 9
7 · 9
8 · 9
9 · 9
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri

Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri

Giulia Guido · 2 settimane fa · Photography

Lucas Cerri è un fotografo francese, nato a Cannes, che spazia dalle fotografie di viaggio ai ritratti, ma la vocazione per quest’arte è arrivata quasi per caso. 

Infatti, Lucas nasce come musicista, poi col tempo, oltre a esprimere emozioni, pensieri e sentimenti attraverso note e melodie, ha cominciato a fare anche attraverso le immagini. 

Da allora, che fosse analogica o digitale, la macchina fotografica ha sempre fatto parte delle sue giornate. 

Scorrendo il suo sito e addentrandoci nel suo portfolio possiamo notare fin da subito come Lucas Cerri riesca a spaziare dalla fotografia di viaggio, con cui ci porta in ogni angolo del mondo, dall’Islanda agli Stati Uniti, dal caldo Portogallo alla fredda Norvegia, a ritratti intimi e delicati. 

Tra i suoi lavori il nudo ha un ruolo preponderante e il corpo, con le sue forme e le sue linee, diventa quasi una scultura da catturare in tutta la sua naturalezza. Spesso, i corpi che scatta si trovano immersi nella natura, quasi sovrastati da essa e guardando le fotografie di Lucas Cerri sentiamo quel senso di libertà che proviamo quando ci immergiamo nelle profonde acque del mare, o quando corriamo lungo campi desolati. 

Qui sotto trovi una selezione di scatti, ma per scoprire tutti i lavori di Lucas Cerri visitate il suo sito e seguitelo su Instagram

Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
Photography
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
1 · 13
2 · 13
3 · 13
4 · 13
5 · 13
6 · 13
7 · 13
8 · 13
9 · 13
10 · 13
11 · 13
12 · 13
13 · 13