Le gonne corte che sventolano, i capelli lunghi impigliati sulle fronde degli alberi, la sfacciataggine della giovinezza.
Tutto questo, compresso ed esasperato, è rappresentato negli scatti realizzati da Ophelie Rondeau, fotografa francese annata 1987, ora spostatasi a lavorare tra Londra e Berlino. Da qualche anno punta il suo obiettivo – categoricamente analogico – sulle “sue ragazze”, lasciandole libere di divertirsi attorno a lei mentre le immortala attraverso il suo obiettivo. Solo un’ossessione: la ripetitività della bellezza femminile quando è spontanea.
La pellicola dà il suo contributo: tutto ha un’atmosfera onirica, da sogno ( per qualcuno anche un po’ erotico), in cui la temporalità non segue il normale corso, ma l’oggi e il ieri si fondono in un’unica immagine.