L’artista contemporaneo argentino Leandro Erlich (1973) è conosciuto a livello internazionale per le sue opere illusorie, sia installative che video, capaci di stravolgere la realtà, disorientando e strabiliando il pubblico. Per la prima volta in Italia, Leandro Erlich esporrà le sue opere nella mostra personale “Oltre la soglia” a Palazzo Reale di Milano, dal 22 aprile fino al 4 ottobre 2023 a cura di Francesco Stocchi.
I visitatori avranno la possibilità di vivere un’esperienza condivisa sospesa tra realtà e finzione, nella quale sono evocate circostanze ordinarie che vengono stravolte dall’artista. Lo stesso Erlich afferma: “Mi piace sviluppare progetti che spingono il pubblico oltre la soglia concettuale e mi piace lavorare con una varietà di media e modalità espressive. Creo strutture che innescano immagini e idee che, a loro volta, puntano verso nuove realtà. Mi piace considerare questi pezzi come dispositivi relazionali che ispirano l’interazione e il gioco tra gli spettatori. Intendo l’arte come un mezzo per coltivare nuovi approcci alla comprensione del mondo, fisico, mentale, politico, simbolico.”


L’interazione del pubblico diventa quindi fondamentale per Leandro Erlich che lo considera come protagonista piuttosto che come un solo fruitore. Lo spettatore diventa l’opera d’arte stessa, entrando in una dimensione magica, “dove l’impossibile diventa possibile”. Arrampicarsi sugli edifici, intrappolare una nuvola in una teca, ascensori che non portano da nessuna parte, video che ribaltano la realtà. Questi sono alcuni esempi delle non-realtà concepite dall’artista argentino che per l’occasione milanese espone alcune delle sue opere più famose, diciannove per l’esattezza.


La capacità di Leandro Erlich di arrivare ad un vasto pubblico sta nel rapporto diretto che si crea tra il visitatore e l’opera, che non è coinvolto solo emotivamente ma anche intellettualmente. Erlich lo pone davanti ad un’apparente realtà quotidiana, suscitando un senso di familiarità che, però, viene subito messa in dubbio. Lo spettatore è di fronte a un fenomeno inspiegabile su cui si interroga e cerca di risposte. L’azione partecipativa richiesta dall’artista è fondamentale per la riuscita dell’opera che trova il suo compimento solo a contatto col pubblico. “Ogni opera di Leandro Erlich apre una finestra sul mondo sensibile, ma invece di ingannare l’occhio svela gli inganni visivi a cui può essere soggetta la mente, aprendo nuovi orizzonti e interrogativi.”


