Nell’immaginario del fotografo Marc Da Cunha Lopes sembra riposare un’epoca surreale, un tempo che sa di legna bruciata e muschio bagnato, grandi ritratti su pareti di velluto e penombre inquietanti.
In questo strano universo ottocentesco bambini e creature dal volto coperto si aggirano tra boschi di inesistenti campagne inglesi, brandendo archi improvvisati e insolite armi di legno, giocando a una caccia macabra e senza occhi.
La serie La Chasse sembra bisbigliare che bisogna dimenticare il proprio nome e il proprio viso per avere il coraggio di uccidere.