Era Mare è un libro fotografico recentemente pubblicato che racconta il disastro causato dall’alta marea che ha colpito la laguna di Venezia lo scorso novembre.
Si tratta di un libro di circa 24 pagine con al suo interno fotografie e testi sia in italiano che in inglese. Tutto il ricavato andrà all’associazione culturale Do.Ve, formata da privati e attività commerciali che da un paio d’anni si occupano della tutela e della valorizzazione di parte del sestiere di Dorsoduro. L’associazione, a sua volta, si è impegnata a usare il denaro ricavato dalla vendita per aiutare chi, dopo l’acqua alta, non è ancora riuscito a ricominciare.
Il progetto è nato grazie al fotografo Matteo de Mayda il quale era presente in quei giorni nella città veneta. L’artista ha documentato ciò che è successo e dai suoi scatti molto toccanti è partito Era Mare, un progetto formato con il supporto dello studio bruno (Andrea Codolo e Giacomo Covacich) e i testi della curatrice Francesca Seravalle.
La particolarità della pubblicazione è quella di essere divisa in due metà: una emersa e una sommersa, con la parte superiore apparentemente normale che acquista tutt’altro significato e impatto quando viene completata da quella inferiore.



Un’acqua cheta silente persisteva e cancellava i contorni definiti tra le fondamenta e i rii, tra i canali e le calli, inghiottendo le strade e isolando i ponti, eletti a luoghi d’incontro in cui i pochi abitanti rimasti potevano salutarsi all’asciutto. Ogni tanto, per qualche ora, capitava che il mondo sommerso emergesse, mostrando magnifici mosaici bizantini, palladiane e terrazzi alla veneziana – cit. Francesca Seravalle.
Matteo, nei giorni dell’alluvione, si trovava a Venezia con l’idea di fare qualche scatto per la città dove l’acqua alta era la normalità senza dunque aspettarsi eventi straordinari. Ciò che si percepisce dai suoi scatti è sicuramente l’ironia con cui è stato affrontato questo evento e la forza del popolo veneziano che ha reagito nel migliore dei modi.


Ogni scatto di Era Mare è delicato, trasmette sensazioni forti e contrastanti, raccontando una storia ed evitando la cronaca d’assalto dei danni per rispetto delle persone colpite. Il reportage narra l’atmosfera sospesa e fragile di Venezia, della sua laguna e dei veneziani.
Se anche tu vuoi contribuire ad aiutare i piccoli commercianti che hanno subito grossi danni, puoi andare sul sito e fare una libera donazione! Ad ogni offerta viene regalato e spedito a casa il libro.



