Tra le nuove correnti artistiche sviluppate negli ultimi anni il Post Vandalismo ha una particolare capacità di leggere il presente codificando un nuovo linguaggio urbano, che non è solo quello dei writer sui muri ma può avere una dimensione più astratta e tangibile.
Il 16 giugno negli spazi della galleria Contemporary Cluster a Roma viene presentato “Displacement“, un nuovo progetto espositivo curato da Giacomo Guidi in collaborazione con Ginnika. Contemporary Cluster da anni cerca di diffondere un nuovo modello di cultura artistica, coinvolgendo diversi aspetti delle culture visive alternando e sperimentando tra media, in continua fusione e cooperazione tra loro.
Il nome della mostra rimanda a un termine tipico dello slang americano, che descrive una situazione di stress inaspettato, ma anche a un cambiamento violento della condizione umana, che assiste all’evoluzione di un nuovo processo creativo.
Si rilegge la tradizione dei graffiti in una corrente che è definita come Post Vandalismo, i cui esponenti non sono più solo artisti urbani ma protagonisti di una rigenerazione della tradizione artistica.

Displacement è un passaggio a nuovi segni, dal muro alla tela, grazie alle opere di sette artisti internazionali. La relatività del tempo nelle opere di Wide, il feeling con l’improvvisazione e l’istinto del pittore svedese David von Bahr e la capacità di trasportare in un’altra dimensione attraverso il ritmo della gestualità di Aythamy Armas Garcia. Esposti anche lavori di Nicolò Masiero Sgrinzatto, le ceramiche critiche di René Wagner, i conflitti resi plastici da Jonas Fahrenberger e infine l’energia sprigionata dagli strati di pittura di Nils Jendri.
In occasione dell’opening ci sarà anche un evento, con il dj-set curato da Prest, co-fondatore di Radio Sugo e dj residency su Radio Raheem a Milano.





