L’artista giapponese Motoi Yamamoto crea enormi labirinti e altri disegni surreali utilizzando il sale come suo unico strumento.
Le linee cambiano e svaniscono col passare del tempo, come tracce della sua memoria. I lavori sono quasi interamente improvvisati, errori e imperfezioni spesso lasciati intatti durante le centinaia di ore di creazione meticolosa. Ogni grano di sale, un frammento di vita. Il sale come simbolo apotropaico ed elemento fondamentale per la vita.
Il labirinto si trasforma in un ponte tra il Nirvana e la vita presente. Ci guida in silenzio verso la verità definitiva del destino, attraverso le domande universali sul senso della vita.
“I would like to express my belife in the cosmic nature of art, which represents the transience and ephemeral nature of our lives. In realizing this ephemerality, we learn that life is a process of approaching death.”