NikeLab by Kim Jones x Excelsior – Intervista a Mauro Seresini

NikeLab by Kim Jones x Excelsior – Intervista a Mauro Seresini

Collateral Crew · 7 anni fa · Art

Dopo avervi raccontato della collabo tra NikeLab e Kim Jones per Excelsior, abbiamo fatto qualche domanda a Mauro Teresini in merito al suo allestimento. Ecco cosa ci ha detto.

Per presentare a Milano il primo drop (il secondo sarà negli store da settembre) Nike ha scelto di collaborare con il paper artist Mauro Seresini, il quale ha interpretato a suo modo il tema della collaborazione e la collezione stessa realizzando.… boh ? :D

Noi di Collater.al abbiamo avuto il piacere di incontrarlo e di scambiare quattro chiacchiere con lui sul suo lavoro e sulla collaborazione con NikeLab. Ecco cosa ci ha raccontato:

Per quello che ho letto in giro hai cominciato facendo lavori completamente lontani sia dall’arte che dalla carta. Come sei arrivato a quello che fai?

Credo osservando attentamente ciò che mi circonda e superando la presunzione di pretendere di essere pagato senza saper fare nulla, oggi utilizzo la carta, che ho scoperto per caso anche se detesto gli origami…

Ci sono mostri sacri nella Paper Art internazionale (Tauba Auerbach, Li Hongbo, Zim & Zou solo per citarne alcuni) e le loro opere sconvolgono sempre perché l’utilizzo di un materiale così semplice e quotidiano in un modo così artificioso esalta sempre chi lo osserva. Chi sono le tue fonti di inspirazione? 

Renè Magritte, Alexander Calder, David Bowie, Pink Floyd e Royksopp, un buon vino, la mia fidanzata, la mia famiglia, le cose semplici.

Alcuni lavori consistono di pochi tratti, una linea o una silhouette che riescono con una straordinaria sintesi a creare un soggetto. Come fai a lavorare in negativo, a pensare a ciò che mostri partendo da quello che non mostri?

Uso il bisturi al posto della matita, taglio, a volte piego, a volte incollo, così i pensieri prendono forma.

Hai già collaborato con Brand e progetti fashion. Quali sono gli elementi che diversificano questa collaborazione con Nike rispetto a quelle realizzate in passato?

È la mia interpretazione astratta del concetto di viaggio, e la dimensione.

Come è nata la collaborazione con loro e quali sono le caratteristiche principali di questo progetto?

Mi hanno contattato dopo aver visto i miei lavori credo. La mia idea si divide in due parti, la prima sono 30 piccole sculture, realizzate senza l’utilizzo di colla o adesivi, la seconda è una macro scultura, alta 2,40 mt, hanno in comune due pesi differenti e sbilanciati che fluttuano, leggero e pesante, grande e piccolo, distante e vicino, in un precario equilibrio hanno lo stesso peso e diventano uguali-costanti.

Quanto tempo hai impiegato per realizzare il set? Lavori da solo o hai un team di umpa lumpa?

Lavoro sempre da solo, diciamo 1 settimana per l’idea e 2 settimane per la realizzazione

Sei un tipo sedentario o uno iper attivo? Qual è il tuo rapporto con lo sport?

Sono pigro e amo i vizi, odio i luoghi affollati e rumorosi, corro!

Quando sei a pranzo fuori riesci a stare con le mani in mano o devi per forza realizzare un’opera d’arte da una tovaglietta di carta?

Ora che mi ci fai pensare piego sempre gli angoli a ventaglio…

Domanda criptico-romantica. Quante forme può nascondere un foglio di carta?

Infinite ma se non le vedi una sola, la sua, è un foglio di carta!

NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al
NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al
NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al
NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al
NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al
NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al
NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al
NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al
NikeLab by Kim Jones x Excelsior - Intervista a Mauro Seresini | Collater.al

NikeLab by Kim Jones x Excelsior – Intervista a Mauro Seresini
Art
NikeLab by Kim Jones x Excelsior – Intervista a Mauro Seresini
NikeLab by Kim Jones x Excelsior – Intervista a Mauro Seresini
1 · 9
2 · 9
3 · 9
4 · 9
5 · 9
6 · 9
7 · 9
8 · 9
9 · 9
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri

Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri

Giulia Guido · 2 giorni fa · Photography

Lucas Cerri è un fotografo francese, nato a Cannes, che spazia dalle fotografie di viaggio ai ritratti, ma la vocazione per quest’arte è arrivata quasi per caso. 

Infatti, Lucas nasce come musicista, poi col tempo, oltre a esprimere emozioni, pensieri e sentimenti attraverso note e melodie, ha cominciato a fare anche attraverso le immagini. 

Da allora, che fosse analogica o digitale, la macchina fotografica ha sempre fatto parte delle sue giornate. 

Scorrendo il suo sito e addentrandoci nel suo portfolio possiamo notare fin da subito come Lucas Cerri riesca a spaziare dalla fotografia di viaggio, con cui ci porta in ogni angolo del mondo, dall’Islanda agli Stati Uniti, dal caldo Portogallo alla fredda Norvegia, a ritratti intimi e delicati. 

Tra i suoi lavori il nudo ha un ruolo preponderante e il corpo, con le sue forme e le sue linee, diventa quasi una scultura da catturare in tutta la sua naturalezza. Spesso, i corpi che scatta si trovano immersi nella natura, quasi sovrastati da essa e guardando le fotografie di Lucas Cerri sentiamo quel senso di libertà che proviamo quando ci immergiamo nelle profonde acque del mare, o quando corriamo lungo campi desolati. 

Qui sotto trovi una selezione di scatti, ma per scoprire tutti i lavori di Lucas Cerri visitate il suo sito e seguitelo su Instagram

Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
Photography
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
1 · 13
2 · 13
3 · 13
4 · 13
5 · 13
6 · 13
7 · 13
8 · 13
9 · 13
10 · 13
11 · 13
12 · 13
13 · 13
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Giulia Guido · 5 giorni fa · Photography

Ai margini della società globalizzata – quella della sindrome da workaholism – e ai margini del giorno ha sempre vissuto una società che non si è mai posta confini o limiti di alcun tipo. È qui, tra le gente della notte, che dal 2018 al 2021 la fotografa Carolina Lopez ha vagato munita della sua macchina fotografica. 

Carolina Lopez è una giovane fotografa di origini latinoamericane che lavora tra gli Stati Uniti e l’Europa, dove ha preso vita il suo ultimo progetto fotografico “Les Nuits Fauves”. Le donne che popolano la vita notturna di città come Berlino, Praga, Londra, Las Vegas, Parigi e Milano sono le protagoniste dei suoi scatti. 

Con un’estetica super satura e un taglio quasi documentaristico il lavoro di Carolina è un’analisi sulla società consumistica, superficiale ed evidentemente ossessionata dalla moda e dall’estetica. Il flash accecante sella macchina fa luce su alcuni elementi, lasciandone altri totalmente al buio e restituendo quell’aspetto fugace e misterioso della notte. 

Grazie a una campagna di crowdfunding “Les Nuits Fauves” è diventato un libro ed è stato pubblicato dalla casa editrice italiana Selfself Books. Qui sotto potete trovare alcuni scatti del progetto, ma scopritelo per interno sul sito di Carolina Lopez e sul suo profilo Instagram

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Photography
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
1 · 9
2 · 9
3 · 9
4 · 9
5 · 9
6 · 9
7 · 9
8 · 9
9 · 9
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Anna Frattini · 5 giorni fa · Photography

Abbiamo già parlato di Linecheck, l’evento dedicato all’ecosistema musicale italiano e internazionale. Ci siamo andati anche noi e – attraverso la lente di Andrés Juan Suarez – questo è quello che abbiamo visto. Abbiamo respirato aria di novità in un’occasione di incontro e confronto che ci ha permesso di scoprire i nuovi talenti e molte delle nuove tendenze musicali. Insomma, un evento imperdibile nella cornice della Milano Music Week. Le nostre esibizioni preferite sono state quelle di Daniela Pes, 72-HOUR POST FIGHT e Post Nebbia. Quest’anno il tema era #ManyKisses, con la volontà di vedere la musica come un’ecosistema: una comunità poliamorosa che cresce attraverso il dialogo continuo tra i suoi membri, la circolazione di energia ispiratrice e creativa insieme allo scambio fra personalità affermate sulla scena e artistə emergenti. 

ph. Andrés Juan Suarez

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
Photography
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
1 · 8
2 · 8
3 · 8
4 · 8
5 · 8
6 · 8
7 · 8
8 · 8
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini

Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini

Claudia Fuggetti · 1 settimana fa · Photography

“Come vivremmo se non avessimo dei modelli di genere già precostituiti?

È questo il quesito che si pone il progetto Gender Theory della fotografa e filmmaker Rossella Agostini. Dopo essersi laureata in direzione della fotografia presso il Columbia College di Chicago, l’artista ha deciso di focalizzare la sua ricerca sulla celebrazione dell’individuo in quanto tale e il suo rapporto con il mondo circostante.

L’esplorazione delle relazioni interpersonali sono evidenziate da un tipo di estetica che predilige soggetti visibili da lontano collocati in spazi vuoti: insieme alla valorizzazione di bellezze fuori dal comune Rossella crea così una coerenza narrativa. L’artista ha descritto la sua serie fotografica così:

“Gender Theory è una serie fotografica che rifiuta l’idea del binarismo di genere e ne esplora una realtà dove questa non sia una costruzione sociale. Accenna a temi come l’identità e la sessualità e dimostra come il sesso biologico, l’identità di genere e l’espressione di genere non sempre combacino”.

Attraverso un elegante gioco di ruoli, le immagini di Rossella raccontano una storia capace di arrivare immediatamente al pubblico, non è un caso che Gender Theory abbia vinto il London Photo Festival nel 2018.

Visita il sito dell’artista qui.

Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
Photography
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
1 · 12
2 · 12
3 · 12
4 · 12
5 · 12
6 · 12
7 · 12
8 · 12
9 · 12
10 · 12
11 · 12
12 · 12