Dopo avervi raccontato della collabo tra NikeLab e Kim Jones per Excelsior, abbiamo fatto qualche domanda a Mauro Teresini in merito al suo allestimento. Ecco cosa ci ha detto.
Per presentare a Milano il primo drop (il secondo sarà negli store da settembre) Nike ha scelto di collaborare con il paper artist Mauro Seresini, il quale ha interpretato a suo modo il tema della collaborazione e la collezione stessa realizzando.… boh ? :D
Noi di Collater.al abbiamo avuto il piacere di incontrarlo e di scambiare quattro chiacchiere con lui sul suo lavoro e sulla collaborazione con NikeLab. Ecco cosa ci ha raccontato:
Per quello che ho letto in giro hai cominciato facendo lavori completamente lontani sia dall’arte che dalla carta. Come sei arrivato a quello che fai?
Credo osservando attentamente ciò che mi circonda e superando la presunzione di pretendere di essere pagato senza saper fare nulla, oggi utilizzo la carta, che ho scoperto per caso anche se detesto gli origami…
Ci sono mostri sacri nella Paper Art internazionale (Tauba Auerbach, Li Hongbo, Zim & Zou solo per citarne alcuni) e le loro opere sconvolgono sempre perché l’utilizzo di un materiale così semplice e quotidiano in un modo così artificioso esalta sempre chi lo osserva. Chi sono le tue fonti di inspirazione?
Renè Magritte, Alexander Calder, David Bowie, Pink Floyd e Royksopp, un buon vino, la mia fidanzata, la mia famiglia, le cose semplici.
Alcuni lavori consistono di pochi tratti, una linea o una silhouette che riescono con una straordinaria sintesi a creare un soggetto. Come fai a lavorare in negativo, a pensare a ciò che mostri partendo da quello che non mostri?
Uso il bisturi al posto della matita, taglio, a volte piego, a volte incollo, così i pensieri prendono forma.
Hai già collaborato con Brand e progetti fashion. Quali sono gli elementi che diversificano questa collaborazione con Nike rispetto a quelle realizzate in passato?
È la mia interpretazione astratta del concetto di viaggio, e la dimensione.
Come è nata la collaborazione con loro e quali sono le caratteristiche principali di questo progetto?
Mi hanno contattato dopo aver visto i miei lavori credo. La mia idea si divide in due parti, la prima sono 30 piccole sculture, realizzate senza l’utilizzo di colla o adesivi, la seconda è una macro scultura, alta 2,40 mt, hanno in comune due pesi differenti e sbilanciati che fluttuano, leggero e pesante, grande e piccolo, distante e vicino, in un precario equilibrio hanno lo stesso peso e diventano uguali-costanti.
Quanto tempo hai impiegato per realizzare il set? Lavori da solo o hai un team di umpa lumpa?
Lavoro sempre da solo, diciamo 1 settimana per l’idea e 2 settimane per la realizzazione
Sei un tipo sedentario o uno iper attivo? Qual è il tuo rapporto con lo sport?
Sono pigro e amo i vizi, odio i luoghi affollati e rumorosi, corro!
Quando sei a pranzo fuori riesci a stare con le mani in mano o devi per forza realizzare un’opera d’arte da una tovaglietta di carta?
Ora che mi ci fai pensare piego sempre gli angoli a ventaglio…
Domanda criptico-romantica. Quante forme può nascondere un foglio di carta?
Infinite ma se non le vedi una sola, la sua, è un foglio di carta!