Paolo Pibi è un artista sardo che ha scelto di seguire una via aperta dagli astrattisti, applicando nuove soluzioni figurative che ricreano un paesaggio che diventa solo un pretesto iconografico, come per i metafisici e i surrealisti.
Le opere di Pibi non sono rappresentazioni del reale, piuttosto panorami creati dall’immaginazione, da associazioni create durante un viaggio mentale lucido, in cui si sommano le informazioni estrapolate dalla vista e conservate in una ghiandola dell’inconscio.


I quadri di Paolo Pibi non nascono per questo da un disegno preparatorio, ma l’artista si affida a ciò che la mente elabora continuamente. Il risultato è quello di scene incomprensibili in una prima lettura, quasi dei rebus, per le quali serve un metodo analitico che potrebbe non portare a soluzioni razionali ma che aiuta a individuare il sentimento dell’opera, la sua unicità e il peso di ogni singolo dettaglio, mai casuale.
Il rigore e la tecnica con la quale Pibi realizza le sue opere non deve far pensare a un approccio eccessivamente rigoroso alla pittura, la ragione guida verso strade già battute, l’esplorazione dell’artista ha invece bisogno di incertezze e istinto, imprevisti dal quale far nascere associazioni tematiche e cromatiche.
Cavalieri, mirini che putano il cielo e tuffatori che volano sopra piscine con acqua color neon, c’è anche una lettura del supporto sul quale creare arte, con le tele che si trasformano in oggetti industriali. È possibile seguire il lavoro di Paolo Pibi su Instagram e al sito ufficiale dell’artista.






