La notizia è di quelle che irrompono nei nostri feed in modo impetuoso e fragoroso e sulla quale tutti, ma proprio tutti, non siamo riusciti a fare a meno di soffermarci: Pharrell Williams è il nuovo Men’s Creative Director di Louis Vuitton.
L’interconnessione che esiste tra showbiz e mondo del fashion è sempre stata estremamente forte e radicata ma con la nomina di Williams in uno dei ruoli più importanti dell’intero panorama della moda contemporanea, sancisce ulteriormente e ai livelli più alti possibile questo legame.

La maison francese ha annunciato la scelta di aver scelto Pharrell sul proprio profilo Instagram e lo ha fatto dopo un anno e mezzo dalla prematura e improvvisa scomparsa del suo predecessore Virgil Abloh: “è un visionario i cui universi creativi si espandono dalla musica all’arte e alla moda – affermandosi come icona culturale globale”.
La scelta di Williams la prima vera mossa strategica del nuovo Chairman e CEO di Louis Vuitton Pietro Beccari, il quale ha assunto la carica circa un mese fa dopo il lavoro svolto con Dior.
“Sono lieto di dare il bentornato a Pharrell, dopo le nostre collaborazioni del 2004 e del 2008 per Louis Vuitton, come nostro nuovo direttore artistico maschile“, ha dichiarato Beccari, ”la sua visione creativa al di là della moda condurrà senza dubbio Louis Vuitton verso un nuovo ed entusiasmante capitolo”.

Pharrell Williams ha ridefinito il concetto di coolness per più di una generazione, incarna alla perfezione la forza creativa che si muove sicura su più discipline, una creatività senza confini ne limiti che spazia ovunque abbia voglia di andare, utilizzando la musica, il design, l’arte, la moda per esprimersi e lasciare il suo stile peculiare e unico. Tutto ciò che Williams realizza nasce dall’incontro di tutte queste discipline che lui utilizza come elementi in costante connessione, giocandoci in modo sempre nuovo e innovativo, affermandosi come una delle figure culturali contemporanee più eclettiche e decisive di sempre.
La storia tra Louis Vuitton e Pharrell Williams va avanti sin dal 2004 con collaborazioni saltuarie ma d’impatto, è stato anche il primo testimonial maschile di Chanel, ha iniziato una partnership con Tìiffany & Co. E ha co-fondato – insieme a NIGO, ora direttore artistico di Kenzo, anch’esso di proprietà del gruppo LVMH – di streetwear brand come Billionaire Boys Club e Ice Cream all’inizio degli anni 2000.

Questa nomina, pensando proprio anche a quella di NIGO, è un’ulteriore conferma della “streetwearizzazione” del prêt-à-porter di fascia alta e alla continua spettacolarizzazione degli show delle collezioni, basti fare riferimento proprio all’evento parigino di poche settimane fa di Vuitton dedicato alla collezione uomo della Fall/Winter 2023.
La carriera di Pharrell è stracolma di progetti che abbracciano svariate discipline come dicevo in precedenza, il suo contributo alla cultura contemporanea è enorme: N.E.R.D., The Neptunes, le collaborazioni con Jay-Z, Snoop Dog, Kanye West, Daft Punk, quelle con Moncler, adidas, Marc Jacobs, KAWS, Haha Hadid e potrei andare avanti per molto.

Ora non ci resta che aspettare, perché la prima collezione di Louis Vuitton curata da Pharrell Williams verrà presentata il prossimo giugno durante la settimana della moda maschile di Parigi, e assistere a una nuova era per la maison francese e per il creativo originario di Virgina Beach.