“Tutto il mondo è un palcoscenico, e tutti gli uomini e le donne sono solo attori”.
William Shakespeare riuscì a racchiudere una parte dell’esperienza umana in questa metafora divenuta famosissima.
Con la FW22 Menswear di Prada presentata ieri pomeriggio al Deposito della Fondazione Prada a Milano, la maison italiana ha messo in scena, a distanza di dieci anni esatti, un nuova sfilata che ha visto tra i modelli che hanno portato in passerella questa nuova collezione disegnata da Miuccia Prada e Raf Simons, 10 attori hollywoodiani così come accadde per la FW12.
Kyle MacLachlan FW22 Louis Partridge FW22
Per comprendere a pieno le similitudini ma soprattutto le differenze e provare a unire i puntini che accomunano la sfilata FW12 e la FW22 di Prada dobbiamo fare un salto temporale all’indietro e tornare proprio a quel gennaio del 2012 quando sulla passerella sfilarono tra i modelli, alcuni attori che col tempo sono diventati volti iconici del brand.
È evidente come Miuccia e Raf Simons abbiano preso spunto dallo show di 10 anni fa ma ne abbiano ribaltato i concetti, come in una sorta di riallineamento storico in base agli elementi circostanziali che stanno determinando la nostra società e la nostra quotidianità.
Thomas Brodie-Sangster FW22 Damson Idris FW22
Se con la sfilata del gennaio del 2012 Prada volle rappresentare il potere (e l’uomo di potere) interpretato da attori del calibro di Willem Dafoe, Adrien Brody, Tim Roth e Gary Oldman – che segnarono un momento storico per la moda contemporanea – stavolta i 10 attori scelti interpretano in passerella l’uomo normale calato all’interno della sua quotidianità con le sue “divise” da lavoro.
Tim Roth FW12 Willem Dafoe FW12 Adrien Brody FW12 Gary Oldman FW12
“Body of Work”, questo il titolo della collezione, mette al centro della narrazione proprio il lavoro e le sue uniformi alle quali Miuccia e Raf hanno donato fierezza e orgoglio attraverso la sartorialità, e sottolineando la dignità dell’impegno quotidiano di ognuno di noi.
“L’approccio è quello di rendere tutti i capi ugualmente importanti. Sotto i cappotti e i completi si indossano tute in materiale leggero, deux-pièces, che richiamano l’idea di lavoro, movimento, attività e tempo libero. Vengono rimaterializzate, per conferire un’importanza diversa. In seta tech, pelle, cotone di lusso, sostituiscono la tradizionale camicia/cintura/cravatta storica, dando una nuova energia e realtà, persino un’attitudine più giovane. Sempre rispettando l’importanza del classicismo sartoriale, pur muovendosi verso il futuro”, ha dichiarato Raf Simons.
Filippo Scotti FW22 Tom Mercier FW22
Kyle MacLachlan (che ha aperto lo show), Asa Butterfield, Damson Idris, Filippo Scotti, Thomas Brodie-Sangster, Tom Mercier, Jaden Michael, Louis Partridge, Ashton Sanders e Jeff Goldblum (che lo ha chiuso), questo il cast che compone il gruppo di attori che hanno sfilato ieri nel bel mezzo di una sala cinematografica grazie all’allestimento dello studio AMO – ormai una collaborazione costante quella tra la divisione che si occupa di ricerca e progettazione dello studio OMA di Rem Koolhaas e Prada.
Asa Butterfield FW22 Ashton Sanders FW22
Un palcoscenico sul quale si è svolta una rappresentazione in cui tutti gli esseri umani meritano la stessa uguale dignità e in cui non esiste più una gerarchia, nemmeno i vestiti ce l’hanno. Gli abiti non sono più una glorificazione del ruolo che si ricopre all’interno della società ma sono invece un elogio potente della persona che lo indossa, della sua umanità e del suo impegno giornaliero.
“Questa interazione permette di conferire merito e valore all’impegno umano a tutti i livelli: le uniformi da lavoro, così percepite, assumono una nuova importanza. L’attività quotidiana diventa un momento di occasione e acquista rilevanza e valore, enfatizzando l’importanza del lavoro all’interno della società”, ci rivela la nota che accompagna la collezione.
Jaden Michael FW22 Jeff Goldblum FW22
Un cambio di rotta radicale, una contrapposizione ben precisa e voluta quella sviluppata da Prada in questa FW22. La celebrazione del potere e dell’uomo di potere lascia spazio all’esaltazione del lavoro, qualsiasi esso sia, come impegno quotidiano dell’uomo che dona dignità e fierezza a prescindere dalle gerarchie e dai ruoli.
Chiudo questa riflessione sul potere, la dignità del lavoro e delle sue uniformi che la sfilata di Prada di ieri ci ha fatto fare con una citazione tratta da una serie TV, Il Trono di Spade, pronunciata dal maestro dei sussurri Varys che di potere e delle sue sfaccettature se ne intendeva come pochi: “Il potere risiede dove gli uomini credono che il potere risieda. È un trucco, un’ombra sul muro. E un uomo molto piccolo è in grado di proiettare un’ombra molto grande”.
Qui di seguito potete vedere l’intero show della FW22 di Prada.