Ci sono opere d’arte che hanno un’atmosfera luminosa così reale, una patina così tanto tridimensionale che sembra quasi di poter entrare nella scena e vivere il momento dipinto dagli artisti.
Lo studio creativo Ymage Works ha provato a definire lo spazio di alcune delle più famose opere d’arte, attraverso la modellazione 3D degli ambienti e delle architetture dipinte da Van Gogh, Hopper o Magritte. Per farlo, nella serie RE-YMAGINED è stata esclusa ogni presenza umana. In questo modo si mette in luce solo la composizione dello spazio scenico, aspetto che ad un primo impatto spesso passa in secondo piano quando si osservano le opere. Gli spettatori dei musei non possono certo fare a meno di sentirsi in soggezione, congelati, dallo sguardo austero delle due figure ritratte da Grant Wood nel suo capolavoro “American Gothic“. Più difficile che riescano a notare l’abitazione Carpenther Gothic alle loro spalle, fondamentale invece per definire il contesto e il significato dell’opera.
Grazie al lavoro di Ymage Works è possibile così pensare di sedersi al bancone del Phillie’s dipinto da Edward Hopper, oppure lasciarsi circondare dalla carta da parati a fiori rappresentata da Henri Matisse nel suo “The Dessert: Harmony in Red“.
La sensazione di passeggiare per le strade di Parigi dell’epoca di Gustave Caillebotte diventa più reale, così come i cieli stellati e le atmosfere notturne rappresentate da un artista enorme come Vincent Van Gogh.