Partendo dagli schemi di alcuni circuiti elettrici lo studio di design Dorothy prova a classificare i generi e i loro interpreti che ne hanno in qualche modo segnato la storia, l’evoluzione e la consacrazione definitiva.
Così stavolta i creativi dello studio hanno provato a riassumere in un grandissimo poster blu il rock, genere complesso e amato quasi da tutti. Partendo chiaramente dall’amplificatore della chitarra elettrica, strumento cardine del genere, hanno tirato fuori circa 1400 nomi che hanno fatto in un modo o nell’altro la storia di questo genere.

Vi facciamo anche una breve cronistoria del genere per capire e comprendere meglio un genere tanto bello quanto complesso.
Il rock nasce a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, si sviluppa e prende rapidamente piede soprattutto in America e nel Regno Unito.
Di fatto è un’evoluzione del rock ‘n roll ma le sue influenze, come in tutti i generi, arrivano un po’ da ovunque, dal blues ad esempio o dal country.
Non tralasciando nessuna di queste influenze lo studio ha tracciato una mappa del genere, partendo proprio dagli artisti blues gospel, jazz e country come Ma Rainey, Lead Belly, Sister Rosetta Tharpe e Woody Guthrie, che hanno aperto la strada ai pionieri del rock and roll come Chuck Berry, Little Richard ed Elvis, che a loro volta hanno ispirato una generazione come i Beatles, i Rolling Stones, i Beach Boys, Janis Joplin, Jimi Hendrix e i Velvet Underground.
Ma ovviamente non si sono dimenticati di chi ha utilizzato la chitarra elettrica magistralmente come Jimi Hendrix, The Yardbirds, Led Zeppelin, i pesi massimi del metal Black Sabbath, Metallica, Iron Maiden, gli eroi dell’hard rock Guns N’ Roses, AC/DC, Aerosmith, Motörhead.
E non potevano certamente mancare anche gli artisti di oggi, quelli che stanno riscrivendo la storia del genere attraverso le loro note come i The White Stripes, Arctic Monkeys e St Vincent.
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Insomma ne hanno per tutti i gusti ma siamo sicuri che qualcosa manchi anche perché soprattutto nel campo della musica è difficile creare qualcosa di universale ed univoco.
E voi siete d’accordo con le scelte dello studio Dorothy? A voi le immagini per l’ardua sentenza.


