Dopo i quadri di Plus Orbs, per la prima volta in assoluto, sulle pareti di Eppol arriva il progetto fotografico sul rooftopping del fotografo e urbanexplorer milanese Marco Aurelio Mendia.
Da sempre, il sogno più grande di ogni writer è raggiungere luoghi remoti dove scrivere il proprio nome o dipingere un trow-up.
Con la fotografia d’esplorazione, quello che per i graffiti era il mezzo per raggiungere lo scopo prefissato, avere visibilità, ora è il fine ultimo.
La ricerca di fabbriche, grattacieli abbandonati, ponti e alcuni tra i luoghi più impervi, diventa così un’occasione unica sia per scattare foto memorabili sia per la “svolta” illegale ed estrema della fotografia paesaggistica odierna.
Nato a Milano nel 1989, Marco è da sempre stato attratto dagli aspri contrasti delle metropoli contemporanee e dai suoi graffiti. Attraverso la sua macchina fotografica, ha deciso di raccontare le storie di writers, bomber e street artists, seguendoli “ad alta quota”, sui rooftop delle proprietà private più inaccessibili d’Europa.
Una selezione dei suoi lavori più recenti sarà in mostra a partire da venerdì 19 ottobre dalle 21:00 da Eppol Milano.