Sunnei ha presentato la collezione Fall/Winter 2021 Ready-To-Wear all’interno del calendario della Milano Fashion Week – che si concluderà oggi – con uno show digitale che ha mescolato realtà e finzione, che gioca con il concetto di rottura della quarta parete e con la struttura delle scatole cinesi, dove forma e contenuto si sposano perfettamente in modo essenziale.
All’inizio del video, che potete vedere qui sotto, si vede una modella procedere a favore di camera fino ad arrivare a “schiacciarsi” su un vetro che dovrebbe essere quello del vostro smartphone. Quella stessa immagine diventa poi sfondo di un nuovo percorso sul quale i modelli si muovono che arriva a dividersi in quattro fino a diventare a sua volta sfondo di un nuovo palcoscenico. La visuale cambia di nuovo, il pavimento diventa un nuovo fondale e le immagini si fanno distorte, accompagnandoci verso la fine dello show in quella che è una vertigine digitale di stampo manierista.
Il lookbook della collezione, scattato dal fotografo Alessio Bolzoni, riprende l’idea dello “schiacciamento” e la rende centrale – questo non toglie però dinamicità ai look – i volumi sembrano dilatati, i tessuti trasformati e deformati. L’estetica 90’s tipica del brand di Simone Rizzo e Loris Messina, è sempre presente, le silhouette appaiono morbide e rilassate mentre il focus è sul knitwear e sulla reinterpretazione dell’activewear. Non mancano le sperimentazioni e le rielaborazioni delle texture realizzati con tessuti materici e densi: il nylon laminato e trapuntato utilizzato nelle giacche e nei pantaloni e il velluto a coste molto larghe negli abiti oversize.
“A parte i prodotti, lavoriamo sui concetti, sperando di lasciare un segno in questo momento. In modo che tra cinque anni, quando ci chiederemo cosa stava succedendo durante COVID-19, lo ricorderemo come quella volta che abbiamo schiacciato una collezione contro lo schermo di un iPhone perché eravamo tutti vittime di questo strumento”, ha dichiarato Simone Rizzo.
Simone Rizzo e Loris Messina rappresentano la massima espressione di un movimento creativo estremamente dinamico e che sta forgiando il futuro della moda Made in Italy dove la parola d’ordine è condivisione. Condivisione di idee, competenze e visioni, grazie alle quali il lavoro fatto assume un valore più ampio rispetto a quello ego-riferito.