Si chiama Lukas Feireiss, è un curatore tedesco e nel 2015 insieme al tatuatore spagnolo Javier Rodriguez si è inventato “Tattoo For Architects”.
Dopo molti anni di “tatuaggio = tabù” nel mondo dell’architettura è arrivata aria fresca.
In sostanza sono una serie di eventi con postazioni per tatuarsi disegni di architettura, un vasto campionario con frasi divertenti come “All you need is dynamyte”, i volti dei grandissimi come Le Corbusier, oppure oggetti di Design come il tavolo del Superstudio Group. Nel 2018 hanno anche partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia, disseminando in giro per la città le postazioni.
Il tutto seguendo il principio dello storico architetto e critico Gottfried Semper, che diceva che l’architettura deve essere la nostra terza pelle. Ecco alcune immagini della Biennale 2018, sperando che per la prossima edizione del 2020 tornino ad organizzare l’evento. Una svolta anche nel mondo dell’architettura, che invita a non prendersi mai troppo sul serio!
Testo di: Bianca Felicori