Questo non è un post su Andrea Diprè. Se così fosse mi starei facendo una botta di coca e calcestruzzo con Renato Pozzetto e Iva Zanicchi per concentrarmi e cagare frasi retoriche sprofondato in un divano in eco pelle a proposito di femme fatales della dance music italo-bulgara, milf del fetish stritolate in abiti di latex, nani, prestigiatori, equivochi pittori del sottobosco di provincia, guinzagli, uomini a quattro zampe, surrealisti davanguardia e cattolici padani danzanti nel grande Barnum virtuale con sottofondo di musica soft-core, trastullandomi al pensiero delle reazioni contratte di snob intellettuali cinici e sguardi nauseati di spettatori radical-chic.
Ma non è così.
Questo è un post sul video 1987 Souvenir della band The Van Houtens, un omaggio a certe atmosfere musicali 80s, in cui una famosa band inglese tenta invano di sfondare in Italia e finisce con l’aprire una modesta trattoria che sa di pasta e fagioli in una notte d’inverno milanese.
“Un’opera d’arte potentissima.”