Ben Brand, regista e autore che l’anno scorso abbiamo conosciuto con il cortometraggio “97%”, ha pubblicato pochi giorni fa il suo ultimo lavoro dal titolo “Re/Entry”.
Questa volta, il regista si è ispirato al racconto più famoso di Andy Weir. Weir, che è conosciuto soprattutto per il suo romanzo “L’uomo di Marte” su cui si basa il film di Ridley Scott “Sopravvissuto – The Martian”, fece parale di sé giù qualche anno prima dell’uscita di questo libro con il racconto intitolato “The Egg” – che potete trovare sia in lingua originale sia nelle 30 lingue in cui è stato tradotto sul sito dello scrittore Galactanet.
Il racconto è un dialogo tra un personaggio (tu) e Dio, che nel cortometraggio sono interpretati rispettivamente da Issaka Sawadogo e Johnny Bang Reilly.
La storia comincia con l’uomo che scopre di essere morto e si confronta con Dio, che svela subito la sua identità ed è pronto a rispondere a tutte, davvero tutte, le domande del suo interlocutore.
– “So what’s the point of it all?”
– “Seriously? You’re asking me for the meaning of life?”
– “Well it’s a reasonable question.”
A questo punto Dio gli svela il senso della vita, perché viviamo, perché moriamo, perché esiste il mondo e la risposta è di gran lunga lontana da ogni nostra immaginazione.
Noi non vogliamo spoilerare il finale, ma diciamo che la nostra esistenza è strettamente legata a quella di tutti gli altri, vicini e lontani, ed è per questo che la realizzazione di “Re/Entry” ha portato Ben Brand e tutta la troupe in giro per il mondo, dalla Namibia alla Tailandia, dall’Iraq al Belgio, alla ricerca di scenari, ma anche di volti e di esperienze diverse.
“[…]Viaggiare in giro per il mondo in così poco tempo e incontrare tutte queste persone mi ha fatto capire che siamo davvero tutti uguali. È stato meraviglioso sperimentare davvero la connessione che esploriamo nel film”.
Guardate il cortometraggio fino alla fine, ne varrà la pena!