“L’elaborazione del lutto spesso coincide con quel momento in cui si chiarisce il quadro dei rapporti di causa-effetto che hanno portato un fenomeno o una persona ad avere importanza in una determinata comunità.
Virgil Abloh è morto ieri, 28 novembre 2021, dopo aver nascosto con discrezione un angiosarcoma diagnosticatogli nel 2019. Difficile esaurire il significato di Abloh in quella bolla autoreferenziale che è la culture contemporanea. Nessuno come Virgil negli ultimi 10 anni ha saputo leggere lo zeitgeist collegando un passato da architetto, una carriera da DJ, poi designer e couturier, definendo il nuovo ruolo del direttore creativo.
La continua rielaborazione del presente nell’attività di Abloh lo ha reso una delle figure più divisive degli ultimi 10 anni nel mondo della moda, tra chi ne riconosceva il prodigio a chi “lo potevo fare anch’io”. Subito dopo aver lanciato Pyrex, con Off-White™ Virgil Abloh – insieme a Kanye West – ha inaugurato una moda tachicardica, alimentata dal desiderio, dall’urgenza di appartenere a QUEL momento della cultura contemporanea, al suo apice con la release di “The Ten” realizzata con Nike.
In Abloh si sono identificati tutti, è stato puro portavoce di espressioni artistiche di strada e conteso Delfino delle più grandi case di moda, fino a diventare Direttore Creativo di Louis Vuitton.
Virgil Abloh ha accettato di farsi tentare dalla leggerezza, portata da Chicago alle passerelle arcobaleno di Parigi. Ha rotto barriere interne all’industria, trattando le sue collezioni come un prodotto, di cui spiegare l’uso attraverso istruzioni scritte tra virgolette, come a voler ridimensionare le impalcature di una moda così lontana da tutti rispetto a come la conosciamo oggi.
Virgil come molti grandi creativi ha capito l’importanza di brandizzare un’idea, creando totem come momenti di identificazione, mentre lui diluiva ancora di più i confini del suo lavoro, sfuggendo a ogni tipo di categorizzazione. Virgil Abloh era un momento più che un fine, lo si poteva trovare alle feste di mezzo mondo come DJ, alle presentazioni delle collezioni o nella direzione artistica di progetti per i più grandi artisti del momento.
Uno dei saluti più toccanti è quello di Louis Vuitton. Con un video postato su Instagram il brand rende omaggio alla vita e all’eredità lasciata da Virgil Abloh, annunciando che il 30 novembre a Miami verrà presentata la nuova Spring-Summer 2022. La collezione si chiamerà “Virgil was here”, il video di anteprima mostra un bambino correre in bicicletta lungo le strade di Miami, rinunciare lasciandosi cadere sulla spiaggia e ripartire, fino a raggiungere una mongolfiera rossa che lo condurrà nella direzione in cui era rivolto il suo sguardo all’inizio del video.
Virgil was here, tra virgolette, uno dei più grandi comunicatori della moda per come la intendiamo oggi, capace di definire quello spazio grigio che c’è tra il bianco e il nero.