L’autunno è evanescente.
Comincia a fare freddino, bevi il tè caldo, pensi a dove vorresti essere, guardi le foglie che cadono, ti tiri il maglione sulle mani e cominci a ragionare su quanti soldi spenderai per i regali di Natale, quando invece con quei soldi vorresti farti un bel week end in qualche città d’Europa a goderti il tuo naso freddo inzuppato in una tazza di cioccolata calda bevuta per strada davanti a chissà quale monumento che finora hai visto solo su internet.
L’autunno è evanescente. L’estate passata è così lontana, la prossima lo è ancora di più e tu sei immerso in un limbo che non ti sembra possa avere giustificazioni tranne per alcuni odori buoni, per alcune coperte di ciniglia buttate sulle ginocchia la sera.
L’autunno è evanescente. Ogni cosa ti ricorda il crepuscolo, eppure è solo un inizio sotto mentite spoglie. Ha l’odore di un silenzio meditativo, di una solitudine ricercata.
Gli acquerelli di Sunga Park sono evanescenti, come l’autunno e le sue nebbie morbide; come l’autunno e la sua pioggia sottile; come l’autunno e il suo torpore.
Nei lavori di Sunga Park, graphic designer di Bangkok, i più bei palazzi d’Europa si sciolgono in un’acqua fumosa che leviga e a volte elimina gli aspetti più netti e nitidi dell’architettura; così ogni dettaglio, ogni centimetro di questi palazzi solidi e forti, si perde in un bagno d’acqua colorata.
Si dice che una goccia persistente possa scavare la roccia, non sanno che un pennello usato con maestria può dissolvere un intero palazzo.