Ogni luogo ha il proprio spirito, anche gli aeroporti.
Badate bene però, non sono molto convinta che vada ritrovato nel tipico clichè di due persone che si abbracciano dopo lungo tempo agli arrivi. Piuttosto sposterei l’attenzione su quello per il quale gli aeroporti esistono: quanti aerei partono e arrivano ogni minuto, ora o giorno?
Il fotografo americano con base a LA, Mike Kelley, ha fatto un viaggio che tutti nel nostro subconscio sogniamo di fare: in due anni ha girato tutti i più grandi aeroporti americani e non, si è trovato un bel posto comodo e ha fotografato i movimenti aerei nell’arco di 8 ore.
È poi, ovviamente, tornato a casa, ha raccolto in un’unica immagine tutti gli eventi nello stesso luogo e ha creato qualcosa che si avvicina molto a una rappresentazione del traffico nell’ora di punta sul Grande Raccordo Anulare a Roma. Su scala più grande, si intende.
Sembra di guardare pattern di aerei, invece non è altro che la realtà aeroportuale di ogni giorno concentrata in un unico momento. È l’attrazione verso qualcosa che accade ma a cui non pensiamo assolutamente mai. Parlo degli aerei, mica del traffico di Roma.