Photography Le pietre sono le specchio della memoria del mondo
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Le pietre sono le specchio della memoria del mondo

Collater.al Contributors

Stones should never be placed carelessly (2023) è il progetto Guglielmo Cherchi in mostra al Liquida Photo Fest che riflette sul rapporto umano-pietra in Sardegna. Il focus è la ricerca di punti di riferimento e di contatto tra paesaggio e ambiente domestico. «Fin da bambino ho guardato con grande fascino al mondo delle rocce e dei minerali. Un interesse che aveva a che fare col loro aspetto imperituro, la loro immutabilità estetica e il benessere tattile, materico e visivo che mi trasmettevano in una fase della vita durante la quale troppe cose mi sembravano fugaci, mortali. Un legame di necessità al quale attribuivo un carattere sacro e scaramantico insieme, che ho voluto replicare nell’indagine fotografica» ci racconta Cherchi.

Se andiamo in Giappone, nella tradizione del Giardino Giapponese le pietre hanno un ruolo indissolubilmente legato al lato religioso e spirituale. Dalla loro posizione dipende buona o cattiva sorte. Nel Giardino all’Italiana, invece, non vi è traccia di cenni alle pietre. «Nella stessa Sardegna sembra essersi in gran parte smarrito quel legame animistico con la roccia che ha prodotto l’enorme patrimonio archeologico che l’Isola può vantare, soppiantato da un indiscriminato consumo del suolo a fini edilizi» continua il fotografo.

guglielmo cherchi

In Italia, la pietra, non rimane che un materiale da costruzione, cime da scalare o ornamento fine a sé stessa. L’intervento di Cherchi mira a farci riflettere sulla forza della pietra, che altro non è che il risultato di un movimento di trasformazione continuo; segnata da luce, acqua e vento ma sopratutto dallo stesso agire umano.

guglielmo cherchi

Le fotografie di Guglielmo Cherchi saranno in mostra da Liquida Photo Fest dal 3 al 5 maggio.

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