L’evento di Exchange Market di adidas Originals e Foot Locker

L’evento di Exchange Market di adidas Originals e Foot Locker

Andrea Tuzio · 5 mesi fa · Style

Lo scorso 6 ottobre adidas Originals e Foot Locker hanno organizzato un evento speciale di Exchange Market che si è svolto presso lo store Foot Locker di Corso Buenos Aires di Milano, per celebrare l’uscita del Leopard Pack di adidas Originals, ora disponibile nei negozi Foot Locker di tutta Italia.
Il workshop ha visto gli invitati a miscelare questa nuova collezione con articoli vintage per creare il loro outfit preferito aiutati a creare il proprio stile dall’artista dell’upcycling Francesca Flavia Roson

Tutti i partecipanti hanno portato con loro un capo adidas vintage e lo hanno consegnato all’ingresso, a quel punto è stata data a tutti la possibilità di scegliere un capo della nuova collezione adidas e due vintage tra quelli che i partecipanti hanno depositato non appena arrivati, che poi hanno abbinato al capo nuovo.
Tantissimi poi si sono fermati alla postazione upcycling, dove Francesca Roson ha dispensato consigli sugli outfit dei partecipanti che poi hanno realizzato dei TikTok con gli hashtag #GRWM #ExchangeMarketMilano. 
Tra tutti è stato estratto a sorte un vincitore che si è portato a casa un outfit adidas unico nel suo genere, creato proprio da Francesca. 

L’evento di Exchange Market di adidas Originals e Foot Locker dello scorso 6 ottobre è stata una festa dedicata all’upcycling e alla nuova collezione Leopard Pack di adidas originals. 
Qui di seguito potete dare un’occhiata alle foto dell’evento scattate da Marco Coniglione.

L’evento di Exchange Market di adidas Originals e Foot Locker
Style
L’evento di Exchange Market di adidas Originals e Foot Locker
L’evento di Exchange Market di adidas Originals e Foot Locker
1 · 15
2 · 15
3 · 15
4 · 15
5 · 15
6 · 15
7 · 15
8 · 15
9 · 15
10 · 15
11 · 15
12 · 15
13 · 15
14 · 15
15 · 15
6 foto per scoprire la magia di Rodney Smith

6 foto per scoprire la magia di Rodney Smith

Tommaso Berra · 20 ore fa · Photography

È stato prima un grande insegnante, educatore e saggista, poi anche un grande fotografo, che ha legato la propria carriera al ritratto e più avanti al mondo della moda. Nel corso della sua carriera di Rodney Smith (1947-2016) ha rappresentato scene meticolosamente costruite, umoristiche, paradossali, romantiche e divertenti, che verranno ora raccolte in un volume intitolato “Rodney Smith: A Leap of Faith“, contenente oltre duecento fotografie – alcune inedite – appena acquisite dal J. Paul Getty Museum.
Il progetto e l’acquisizione di Getty ripercorrono una traiettoria creativa che ha fatto della fantasia e dell’eleganza un vero filone fotografico. Gli spettatori sono invitati ad attivare un confronto con il surrealista René Magritte, il pittore che per temi e soggetti si avvicina maggiormente a Rodney Smith, mentre il curatore del Getty Museum Paul Martineau descrive Smith: “…come Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, le sue fotografie ci conducono nella tana del coniglio in un luogo fantastico che è appena fuori dalla nostra portata ma destinato a ispirarci a essere versioni migliori di noi stessi”.

Collater.al ha selezionato sei tra le più belle fotografie di Rodney Smith: A Leap of Faith, l’impressione è quella di avere davanti frame di un film fantastico o scene di un grande musical in costume, con i protagonisti che si trovano a ballare e baciarsi sopra il tetto di un taxi giallo di New York.

Rodney Smith | Collater.al
Figure 1 Twins in the Tree, Snedens Landing, New York, 1999 © 2023 Rodney Smith Ltd., courtesy of the Estate of Rodney Smith
Rodney Smith | Collater.al
Plate 41 Self-Portrait with Leslie, Siena, Italy, 1990 © 2023 Rodney Smith Ltd., courtesy of the Estate of Rodney Smith
Rodney Smith | Collater.al
Plate 86 A.J. Chasing Airplane, Orange County Airport, New York, 1998 © 2023 Rodney Smith Ltd., courtesy of the Estate of Rodney Smith
Rodney Smith | Collater.al
Plate 110 Reed Leaping Over Rooftop, New York, New York, 2007 © 2023 Rodney Smith Ltd., courtesy of the Estate of Rodney Smith
Rodney Smith | Collater.al
Plate 115 Wessel Looking Over the Balcony, Paris, France, 2007 © 2023 Rodney Smith Ltd., courtesy of the Estate of Rodney Smith
Rodney Smith | Collater.al
Plate 126 Edythe and Andrew Kissing on Top of Taxis, New York, New York, 2008 © 2023 Rodney Smith Ltd., courtesy of the Estate of Rodney Smith
6 foto per scoprire la magia di Rodney Smith
Photography
6 foto per scoprire la magia di Rodney Smith
6 foto per scoprire la magia di Rodney Smith
1 · 6
2 · 6
3 · 6
4 · 6
5 · 6
6 · 6
Le foto di Cecilie Mengel sono un dialogo interiore

Le foto di Cecilie Mengel sono un dialogo interiore

Tommaso Berra · 4 giorni fa · Photography

Basta ascoltare le conversazioni che nascono dentro la propria testa a Cecilie Mengel per immaginarsi come potrebbero essere rappresentate fotograficamente. L’artista danese e ora residente a New York realizza scatti che sono dialoghi interiori nati dagli stimoli che lei stessa riceve da ciò che la circonda e dalle persone con cui si trova a vivere momenti molto quotidiani.
Il risultato è una produzione artistica che è contraddistinta da una forte varietà nei soggetti e nelle ambientazioni, così come nello stile, una volta documentaristico, altre volte più vicino a una certa fotografia posata e teatrale. Si passa da scatti rubati in casa durante una conversazione a dettagli di una latta di salsa Heinz trovata nel porta oggetti di un taxi, tutto ricostruisce una storia comune e quotidiana.
Anche la tecnica di Cecilie Mengel rispecchia questa stessa idea di varietà. L’artista infatti combina fotografia digitale e analogica, in altri casi la post produzione aggiunge segni grafici alle immagini. Le luci talvolta sono naturali altre volte forzatamente create con il flash, creando un senso d’insieme magari meno omogeneo ma ricco di suggestioni e raconti personali.

Cecilie Mengel è stato recentemente ospite della mostra collettiva ImageNation a New York, dal 10 al 12 marzo 2023 a cura di Martin Vegas.

Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Cecilie Mengel | Collater.al
Le foto di Cecilie Mengel sono un dialogo interiore
Photography
Le foto di Cecilie Mengel sono un dialogo interiore
Le foto di Cecilie Mengel sono un dialogo interiore
1 · 12
2 · 12
3 · 12
4 · 12
5 · 12
6 · 12
7 · 12
8 · 12
9 · 12
10 · 12
11 · 12
12 · 12
Isabella Ståhl è tornata a Nord

Isabella Ståhl è tornata a Nord

Tommaso Berra · 5 giorni fa · Photography

Isabella Ståhl è una fotografa svedese che si è trovata a riscoprire i paesaggi della propria infanzia dopo aver viaggiato in tutto il mondo, partendo da Stoccolma fino a New York, Parigi e Berlino. Il Nord rappresenta il punto cardinale dal quale si è spostata inizialmente, tornando poi una volta affinata la propria maturità artistica, che le ha permesso di guardare sotto una nuova luce i paesaggi rurali e malinconici della propria infanzia.
Nelle foto di Isabella Ståhl a dominare è la natura con i suoi vasti campi e gli animali selvatici e selvaggi avvolti nella nebbia, che nasconde anche tutto il resto del paesaggio come una coperta bianca. La straordinaria solitudine delle composizioni e la malinconia che entra dritta negli occhi degli spettatori sono due tra le caratteristiche principali del lavoro di Ståhl, fotografa affermata che nel corso della sua carriera artistica ha collaborato con alcuni dei più importanti brand ed editori internazionali. La sua capacità non è solamente quella di saper costruire una storia dietro ai momenti che sceglie di scattare, ma anche restituire come delle sensazioni fisiche di calore, freddezza, dei brividi che rendono protagonisti tutti coloro che si fermano a guardare le fotografie.

Isabella Ståhl è stata recentemente ospite della mostra collettiva ImageNation a New York, dal 10 al 12 marzo 2023 a cura di Martin Vegas.

Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl | Collater.al
Isabella Ståhl è tornata a Nord
Photography
Isabella Ståhl è tornata a Nord
Isabella Ståhl è tornata a Nord
1 · 14
2 · 14
3 · 14
4 · 14
5 · 14
6 · 14
7 · 14
8 · 14
9 · 14
10 · 14
11 · 14
12 · 14
13 · 14
14 · 14
La massa e il singolo nelle opere di Sean Mundy

La massa e il singolo nelle opere di Sean Mundy

Giorgia Massari · 6 giorni fa · Photography

Da un reel di Instagram del fotografo canadese Sean Mundy si intuisce la complessità delle sue opere fotografiche. I suoi non sono solo scatti ma piuttosto si può affermare che le sue opere siano il risultato di una grande immaginazione veicolata dalla fotografia, da abilità tecniche di post produzione digitale e dalla dettagliata costruzione scenografica. Nel reel infatti, il fotografo mostra il processo di realizzazione dell’opera Summoning che raffigura una serie di corpi precipitare da un’apertura nel soffitto. I personaggi “volanti” alla Magritte sono in realtà la stessa persona: il fotografo realizza molteplici autoscatti mentre si lancia su un materasso, simulando la caduta, per poi lavorarli digitalmente e creare la composizione. Il risultato è un lavoro concettuale e sorprendente, in cui l’armonia visiva accentua e veicola messaggi sociali, con un focus particolare sulle dinamiche di comportamento collettivo.

Sean Mundy | Collater.al

Ricorrente nelle opere di Sean Mundy è la figura di un uomo incappucciato di cui non è visibile il volto. L’abbigliamento total black che indossa lo rende una figura misteriosa, inquietante e tenebrosa, come se fosse un’ombra senz’anima. Molto spesso il personaggio in nero appare in maniera ripetuta nella stessa opera, creando un gruppo unito somigliante ad una setta, intento in azioni a tratti macabre. In alcune opere il gruppo è messo in opposizione ad un singolo, come nell’opera Elude del 2014, in cui le figure in nero inseguono un uomo in fuga, che si differenzia per l’abbigliamento da uomo comune, in jeans e t-shirt. In altre opere invece vengono eseguiti comportamenti rituali, ne è un esempio l’opera Idolatry che mostra il gruppo inginocchiato davanti ad un enorme cubo nero sospeso nell’aria. Questa serie di opere è un chiaro riferimento ai comportamenti sociali in cui il singolo non possiede una propria identità personale ma piuttosto emerge un’identità collettiva che spinge il singolo ad uniformarsi alla massa, sia dal punto di vista ideologico che estetico.
In altre serie il protagonista, solo o in gruppo, è messo in relazione ad elementi che dominano la composizione come il fuoco nella serie Barriers, paesaggi urbani distrutti in RUIN e teli rossi in Tethered, la serie più recente di Sean Mundy. L’intento rimane sempre quello di comunicare problematiche attuali, legate in particolar modo ai meccanismi psicologici umani indotti dall’esterno ma con evidenti ripercussioni intime.

Sean Mundy | Collater.al
Sean Mundy | Collater.al
Courtesy by Sean Mundy
La massa e il singolo nelle opere di Sean Mundy
Photography
La massa e il singolo nelle opere di Sean Mundy
La massa e il singolo nelle opere di Sean Mundy
1 · 11
2 · 11
3 · 11
4 · 11
5 · 11
6 · 11
7 · 11
8 · 11
9 · 11
10 · 11
11 · 11