Inutile dire che quando un progetto è realizzato bene si vede, e non solo perché parliamo di “occhiali”, ma perché basta dare uno sguardo alle scelte stilistiche e imprenditoriali del brand in questione per farsi un’idea di come le cose andrebbero fatte. Sempre.
Parliamo di ‘Hapter’, eyewear brand italiano fondato nel 2009 da Eric Balzan e Mirko Forti, che da Hapteria – laboratorio realizzato all’interno di un borgo medievale in cui si producevano spade – danno forma a un concetto di occhialeria progressiva che fonde acciaio e tessuti d’alta gamma in modelli retro-avanguardistici in grado di coniugare tecnologia e artigianalità.
Collezioni esclusive realizzate attraverso processi brevettati personalmente, che portano la firma di alcune delle tante eccellenze che la struttura richiama e con cui collabora.
Una su tutte il ‘Lanificio Cerruti’, il più importante produttore italiano di tessuti di alta gamma, conosciuto a una fiera qualche anno fa e con cui è nata una solida fiducia.
La stessa che dal 2009 accompagna Eric e Mirko dopo il fortuito ritrovamento sulle Dolomiti di una vecchia mascherina militare da ghiacciaio.
L’ispirazione attesa da tempo che finalmente gli permette di dare vita a un progetto dalle connotazioni totalmente differenti rispetto agli standard offerti dal mercato.
Occhiali contemporanei dalla grande leggerezza e flessibilità, capaci di conservare le stesse sensazioni tattili e “romantiche” con cui venivano prodotte le cose una volta.
Un progetto che merita attenzione perché attenzione è quella che mettono in ognuno dei loro prodotti, sia esso un materiale, un modello, un video o un “normale” rivenditore.
Un’attitudine sempre più riconosciuta al livello internazionale sia per quanto riguarda l’entusiasmo che si registra attorno al progetto, sia grazie ai premi e riconoscimenti che li vedono protagonisti. Il giusto tributo a chi partendo dal basso è riuscito ad arrivare in cima.