Ormai lo sappiamo che una fotografia è molto più di una semplice immagine e che, anzi, la parte più interessante è proprio quella che non vediamo e della quale vogliamo conoscere i dettagli.
Salvo Giuffrida lo sa bene ed è proprio da questa convinzione che è nata la serie “Ritratti Stampati”.
Salvo Giuffrida è siciliano, esattamente di Santa Maria di Licodia, un paese che sorge a metà tra l’Etna e la costa, tra la montagna e il mare. È importante sottolineare il ruolo di questo luogo perché si è rivelato elemento fondamentale della sua produzione artistica.
Salvo fotografa da quasi dieci anni, ma solo negli ultimi due si è veramente dedicato anima e corpo alla fotografia. Il motivo di questa decisione è stato l’incontro con il fotografo Toni Thorimbert avvenuto nel 2018, è proprio da allora che la fotografia è diventata la sua quotidianità.
Lo scorso novembre, dalla necessità di ridare spazio al ritratto, nasce il progetto “Ritratti Stampati”. Così Salvo Giuffrida comincia a scattare chiunque sia disposto a farsi ritrarre, ultimando poi il processo di creazione con la stampa vera e propria dello scatto – su carta fineart con una garanzia di 100 anni -, combattendo il passare del tempo.
Dopo oltre 50 ritratti, Salvo capisce di volere più di un ritratto ed è qui che torna prorompente il paesaggio siciliano. Comincia così a fotografare i soggetti, persone normali, sulla battigia con il mare alle spalle oppure circondati dalla natura aspra offerta dall’Etna e improvvisamente la creazione dell’immagine passa in secondo piano.
L’esperienza vissuta dalle persone acquista importanza, il loro stato d’animo e i loro sentimenti sono amplificati dal luogo che fa loro da cornice.
Attraverso il ritratto il fotografo crea un’esperienza in cui l’uomo è chiamato a lasciarsi andare, a riscoprire il proprio lato primordiale e ricostruire un legame con la natura attraverso il contatto con i suoi elementi.
“Alla fine c’è un ritratto da appendere, che servirà a ricordare chi eravamo in quel determinato momento.”
