L’immaginario artistico di Yulia Zinshtein conserva una vena nostalgica percepibile fin da un primo sguardo. Tra scene di un amore passato, attimi di attesa davanti a un telefono e momenti di sorellanza, l’artista e fotografa di origini ucraine – con base a New York – esplora temi come la bellezza del desiderio e le connessioni umane. Il suo linguaggio è semplice e giocoso. Il tratto infantile sottolinea la sfera effimera che racchiude le esperienze della vita. I suoi dipinti sono ricchi di colori vibranti e dettagli intricati che trascinano gli spettatori in un mondo di contemplazione e introspezione.

La storia di Yulia Zinshtein influenza inevitabilmente la sua ricerca. Nasce nel 1990 a Philadelphia da genitori ucraini, all’età di soli 10 anni la famiglia lasciò l’America per trasferirsi a Mosca. Questa rilocazione fondamentale segnò l’inizio di un complesso percorso di scoperta di sé e di espressione artistica. Crescere come “la russa a Philadelphia” e “l’americana a Mosca” ha lasciato un segno indelebile sulla sua identità. Invece di sentirsi un’outsider, Zinshtein ha abbracciato la sua posizione unica, utilizzandola come una fonte di ispirazione per la sua arte.

Zinshtein ha trovato conforto e connessione attraverso la sua arte. È diventata un modo per lei di forgiare un senso di appartenenza nei suoi contesti sempre mutevoli. Le sue creazioni sono una testimonianza del desiderio umano di stabilire radici e creare qualcosa di permanente in un mondo in cui tutto sembra effimero. Attraverso il suo lavoro, intreccia una narrazione di desiderio, un’emozione universale che risuona con persone di ogni estrazione.







Courtesy Yulia Zinshtein