Adriana Napolitano è una paper artist, ciò vuol dire che in quello che tanti considerano un semplice pezzo di carta lei ci vede mille possibilità creative. Grazie alla sua abilità, a una tecnica impeccabile e tanta passione, oggi Ariana crea set, oggetti e installazioni in carta.
L’ultimo suo lavoro verrà realizzato per festeggiare i 40 anni di Melissa, brand brasiliano di scarpe e accessori realizzati in plastica profumata Melflex, durante Casa Melissa e sarà visibile da venerdì 25 ottobre a domenica 27 ottobre.
Per l’occasione noi di Collater.al l’abbiamo intervistata e oltre a farci anticipare qualcosa sull’installazione presente a Casa Melissa ci siamo fatti raccontare qualche chicca sul suo lavoro e su se stessa.
Raccontaci di te, qual è il tuo background e qual è stato il percorso che ti ha portato a ciò che fai oggi.
Il mio percorso è stato abbastanza tortuoso, ho fatto qualche bel giro su me stessa prima di trovare la mia direzione. Ho studiato lingue orientali, passando poi alla facoltà di Scienze umanistiche, e ad una scuola di cinema a Cinecittà. Ho iniziato ad un certo punto, quasi per caso, a lavorare ad alcuni progetti di animazione in stop motion, occupandomi insieme ad altre colleghe, della realizzazione di props e scenografie in miniatura. E’ stato in quel frangente che mi sono definitivamente re-innamorata dell’artigianato, delle miniature, e dello sporcarmi le mani. Ho finalmente fatto chiarezza e ho cominciato a dedicarmi a quello che amavo davvero.

“Mi sono re-innamorata dell’artigianato, delle miniature, e dello sporcarmi le mani”
Per il 40esimo compleanno di Melissa hai realizzato un’installazione, visibile dal 25 al 27 ottobre a Casa Melissa. Puoi raccontarcela in anteprima?
Abbiamo deciso insieme di realizzare un giardino verticale completamente riciclabile, in linea con la tematica proposta da Casa Melissa. Nel mio immaginario, le foglie e i fiori sono un elemento ricorrente, a me molto caro. Sono energia vitale, rinascita, bellezza, e quindi, una buona proposta/augurio per il futuro.
La tua installazione per Casa Melissa è stata realizzata in carta riciclata e riciclabile. Allineandosi perfettamente con ciò che sta accadendo nel mondo, dai Fridays For Future alla maggiore consapevolezza che abbiamo su quale sia l’impatto dell’uomo sull’ambiente, gli artisti pongono sempre più attenzione alla scelta dei materiali. Secondo te questo rappresenta un limite o uno stimolo ulteriore alla creatività?
È importante far sì che sia uno stimolo ulteriore e non una limitazione. Per quanto mi riguarda, lavorare con la carta mi ha spesso messo davanti a dubbi di tipo etico. Quello che ho imparato a fare negli anni è prediligere materiale riciclato quando possibile, limitare lo spreco, trovare sempre il modo di riutilizzare il materiale in eccesso. Tutto questo secondo me porta ad un utilizzo più consapevole e profondo del materiale che si usa, cosa che per un artista è fondamentale.

“lavorare con la carta mi ha spesso messo davanti a dubbi di tipo etico”
Descrivici il tuo processo creativo. Da cosa parti per realizzare i tuoi artwork e come li sviluppi dal punto di vista pratico.
Questa è una domanda sempre difficile ehehehe. Innanzitutto c’è da fare una distinzione tra i lavori che mi vengono commissionati e quelli un po’ più personali. Nel primo caso, generalmente, c’è una fase di pianificazione in cui io e il committente troviamo la soluzione migliore che rispecchi (e rispetti) le intenzioni del progetto. Nei lavori personali, questa fase è più che altro un’intensa lotta tra me e la mia agendina, fatta di appunti indecifrabili, ispirazioni tra le più disparate e disegni un po’ bruttini. In entrambi i casi, poi, comincia la realizzazione pratica, sempre un po’ faticosa all’inizio, ma non appena tutto comincia a prendere forma, tutte le idee cominciano a funzionare, inizia la fase che amo più di tutte.
Quando hai iniziato a lavorare con la carta ti saresti mai immaginata tutto l’interesse che nato verso questa forma artistica e verso e tue opere?
No davvero! Quello che voglio dire è che lavorando con la carta ho scoperto un mondo di paper artist incredibili, sono rimasta ipnotizzata dalle loro realizzazioni e ho visto l’interesse crescente verso questa forma artistica. Quello che non avevo immaginato era l’interesse nei confronti del mio lavoro eheheh.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente porterò avanti il mio percorso fotografico frutto del matrimonio tra la fotografia e la realizzazione di props e scenografie.
Inoltre, sto lavorando ad un progetto di tipo scultoreo – il caso vuole che coinvolga al tempo stesso fiori e riciclo – , che si propone di raccontare alcuni aspetti dell’emotività e delle relazioni umane. Chissà se ci riuscirà. Se vorrete, ve ne parlerò non appena i primi pezzi vedranno la luce.




