La natura è il punto di partenza di tutta la produzione artistica di Ana Hillar, artista argentina che attualmente vive e lavora a Faenza, città dove ha studiato restauro ceramico archeologico. Dopo essersi fatta notare con l’installazione “Sombra del Viento”, la personale “Humano” e numerose mostre in tutto il mondo, ora Ana Hillar è pronta a presentare il suo ultimo lavoro.
Inaugurerà martedì 21 giugno, presso Tempesta Gallery in Foro Buonaparte 68 a Milano, “Tummo”, un percorso che partendo dalla natura farà riscoprire agli spettatori la parte più intima e nascosta di loro stessi.
“Tummo” prende il nome da un’antica tecnica di respirazione buddista che permette di sopravvivere a condizioni estreme e il suo obiettivo è quello di riportare la nostra attenzione al copro come organismo vivente che troppo spesso dimentichiamo di ascoltare.
All’interno dello spazio di Tempesta Gallery, Ana Hillar ci offre un viaggio alla scoperta del sé attraverso opere materiche e installazioni in gres inedite e realizzate ad hoc per questa mostra. Tra la serie di sculture presenti spiccano le installazioni site-specific Breath e Habitat.


“Prelevare dalla terra la materia, avvalermi di tecniche antiche, come la cottura a legna, saper guidare il fuoco per assistere alla necessaria trasformazione è fondamentale nella mia ricerca, avvicinandomi alle radici di una cultura ancestrale che ci appartiene. […] Il dialogo diretto con la materia implica un processo lento e lungo, si potrebbe comparare ai cicli dell’agricoltura, la raccolta del materiale, la preparazione, lo sviluppo lento e progressivo della forma, l’essiccazione e infine la cottura. Come un mantra, scandisce il tempo in modo lento e ripetitivo. […] Tummo è l’espressione del battito che instancabilmente resiste, perdura e si ripete, inevitabilmente incessante.” – Ana Hillar
“Tummo” sarà aperta al pubblico dal 21 giugno al 7 ottobre.


