Bangkok, la vivace capitale della Thailandia, è rinomata per la sua vibrante scena artistica e culturale. Tra le tante mostre ed eventi artistici che si tengono in questa città, la mostra personale “Everybody / Cries / Sometimes” dell’artista thailandese Molly (1984) da Trendy Gallery è sicuramente una delle più interessanti da un punto di vista espositivo, in termini di interazione con il pubblico. Con questa mostra, Molly introduce nel suo immaginario artistico un nuovo personaggio, Crybaby. Un “avatar” dal sapore pop e cartoonesco. Una bambina dall’aspetto variabile, contraddistinta da un’espressività drammatica e dalle grandi lacrime sul suo viso. Questa mostra interattiva e coinvolgente offre ai visitatori l’opportunità di immergersi in un viaggio emozionale attraverso l’arte unica e provocatoria di Molly, esplorando il tema della fragilità umana.

Il percorso inizia al piano terra del River – un centro commerciale di gallerie d’arte, case d’asta e negozi di antiquariato – con l’installazione Insomniac, un grande recinto formato da cuscini, al cui interno si trova una gigante scultura di una Crybaby, questa volta bionda e, come sempre, intenta a versare le proprie lacrime sull’enorme cuscino centrale. I visitatori, dotati di una tuta apposita, hanno l’opportunità di entrare in questa stanza bianca, che ricorda in qualche modo una “panic room“, abbandonandosi alle proprie emozioni e piangendo in compagnia di altri “Insomiac”. All’ingresso della stanza infatti, si legge la scritta “For the Insomniac only“.

Al piano superiore, all’interno della galleria Trendy, la mostra si sviluppa in tre stanze – So Do I, So Do You e So Do We – nelle quali il personaggio Crybaby è riproposto dall’artista in diversi media: sculture in ceramica, installazioni su larga scala, dipinti e anche un digital corner in cui è possibile progettare il proprio Crybaby.

Il percorso espositivo, colorato e divertente, esplicita allo stesso tempo un messaggio molto forte, che deriva dall’esperienza personale dell’artista. In un’intervista, Molly racconta di essere cresciuta – come molti di noi – in una società che esige la felicità perpetua e che nasconde la vulnerabilità. «Crybaby versa senza sforzo le lacrime, trasmette direttamente il suo dolore. É fragile e va facilmente in frantumi. É disposta a esporre la sua vulnerabilità per capire meglio se stessa.» La mostra è quindi un invito dell’artista a non nascondere le proprie fragilità, assecondarle, esprimerle ma soprattutto a condividerle, “perchè tutti noi piangiamo, a volte.”





La mostra è visitabile fino al 30 settembre.
Courtesy Crybaby Molly, Trendy Gallery