Chissà come sono i posti quando tu non ci sei. Cosa diventa casa tua mentre tu sei fuori? È ancora casa tua così come te la ricordi, così come te la senti addosso quando ci sei dentro?
I luoghi sono vivi, hanno un’anima che si mescola alla tua quando ci sei. Un’anima rispettosa e discreta che lascia spazio al tuo esistere ogni volta che ci sei e che si prende il suo spazio quando te ne vai.
E se te ne vai per sempre quell’anima diventa fisica, diventa specchi rotti, piante selvatiche, polvere, mobili distrutti, pareti scrostate.
Romain Thiery è un fotografo francese che ha fatto dell’abbandono, dell’oblio e dell’esplorazione la sua passione. Con la sua macchina fotografica cattura l’anima di questi posti che vengono definiti “vuoti”, ma sono pieni. Pieni di silenzio, pieni di luce, piedi di aspettative e di ricordi, di vite passate, di tempo, di pezzi di vetro e di legno buttati dal vento, dall’aria che riempie e svuota.
Uno spazio abbandonato è tutto ciò che non è più.
Chissà di che colore è la luce a casa mia quando io non ci sono…
“La superficie di qualunque “cosa”, sia essa un oggetto o un luogo, è intaccata dal tempo, riposa nel tempo. Viene corrosa, sporcata, impolverata in ogni istante. Sono la sua caducità e la sua fragilità che la fanno vivere nel trascorrere delle ore, dei giorni, degli anni.”