Icona del design degli anni ’60, la lampada Eclisse di Vico Magistretti è ancora incredibilmente attuale. La sua forma, così come la sua storia, la rendono un oggetto curioso e bizzarro, dai numerosi aneddoti e versioni. Vista la sua unicità, la lampada prodotta da Artemide diventa parte dei nostri “Talking Objects” – un format attraverso il quale andremo a riscoprire alcuni oggetti del passato che, in un modo o nell’altro, hanno segnato un’epoca, continuando a produrre effetti anche sul presente. Nelle prossime righe, proveremo a ricostruire parte della storia di questo oggetto, elencando le curiosità più interessanti.

#1 Un biglietto della metro e Victor Hugo
Questa storia inizia a Milano, in piazza Conciliazione. Era mezzanotte e Ludovico Magistretti, conosciuto da tutti come Vico, scendeva le scale della metro mentre rifletteva sulla commissione ricevuta da Artemide: “devi realizzare una lampada da notte“. Così, ispirato dalla “lanterna” che il protagonista de I Miserabili di Victor Hugo usava per rubare, iniziò a schizzare il bozzetto della lampada sul retro del biglietto della metro. Magistretti non era nuovo a questo tipo di approccio progettuale. Dell’architetto milanese non esistono vere e proprie tavole di progettazione, quanto più sono innumerevoli i fogli volanti su cui annotava le sue idee. Dalle fotografie qui riportate, appartenenti all’archivio Magistretti, si scorge l’attenzione che il maestro riponeva nei confronti dell’elemento girevole, caratterizzante e determinante.


#2 Un nome, una forma
Il nome “Eclisse” deriva indubbiamente dalla sua particolare forma, nonché dalla sua caratteristica principale. La lampada da tavolo è dotata di tre semisfere: una è la base d’appoggio, l’altra è fissa mentre quella interna è girevole. In questo modo, il fruitore può scegliere la gradazione di luce, coprendo a piacimento la sorgente luminosa. L’effetto di semi-oscuramento che ne deriva è molto simile a quello che accade durante un’eclissi lunare.

#3 Un evergreen
La lampada Eclisse è uno dei best seller, nonché un long seller dell’azienda Artemide. Ancora oggi in produzione, il pezzo di design compie quest’anno cinquantotto anni. Nel corso della sua lunga vita, Eclisse diventa riconoscibile da chiunque, comparendo in alcuni celebri film, tra cui “La Dolce Vita” (1960) di Federico Fellini e “Profondo Rosso” (1975) di Dario Argento. Ma, fin da subito , fu a tutti chiaro che avrebbe vissuto uno sfavillante futuro. Infatti, progettata nel 1965, solo due anni dopo vinse il premio Compasso d’Oro perché, secondo la Commissione, aveva «la doppia qualità di un alto valore progettistico-estetico e di una possibile diffusione di massa. Sottolinea inoltre la novità nella soluzione tecnica che, attraverso un semplice movimento a schermo rotante, gradua l’intensità dell’erogazione luminosa». La lampada da comodino di Magistretti è oggi in molte case italiane e non (visto anche il suo prezzo accessibile – intorno ai 150 euro), ed è parte di alcune delle collezioni permanenti più importanti a livello mondiale, come quella del MoMa di New York e della Triennale Design Museum di Milano.


