Uno dei ricordi più lucidi della mia infanzia è il grande radiofonografo bianco Brionvega che campeggiava nel salotto dei miei nonni, davanti ai divani con le fodere fiorate. Il mio ricordo è diventato ancora più vivo poi dopo un racconto di mia nonna: il mio giovane papà con la voce ancora gracchiante, i pochi baffetti sparuti portati con fierezza e la totale mancanza di ritmo, che prova a imparare a memoria dei passi di twist dalla sorella più piccola per prepararsi alla serata con la sua nuova fidanzatina in un pomeriggio estivo degli anni ’60.
È stato solo qualche tempo fa che ho scoperto che un’altra delle meraviglie del design Brionvega anni ’60 spiccava sulla piccola scrivania di mia nonna: una piccola e arancione TS502, meglio conosciuta come Cubo.
Ora, dopo circa 50 anni il gioiello di Marco Zanuso e Richard Sapper torna rivisitato in chiave moderna. Restano la linea morbida a doppio cubo apribile, la maniglia in lega di alluminio e zinco, l’altoparlante nella sua cassa acustica e le piccole manopole di regolazione. Si aggiungono nuove caratteristiche hi-tech: connessione Bluetooth, la radio DAB e DAB+, l’ampio display lcd e un telecomando per richiamare le preselezioni.
Il risultato è la nuova radio.cubo. Colorata, compatta, elegante e ultrapop.
Il mio gatto l’ascolta ogni mattina.