Capitale dello stato del Maharashtra, con i suoi 13 milioni di abitanti, Mumbay (ex Bombay) è la città più popolosa dell’India, nonché la prima al mondo per densità di popolazione.
Quando ci si sposta lo si fa in qualsiasi modo, compreso il taxi, mezzo più conveniente e autentica icona della cultura indiana.
Nella sola Mumbai, infatti, si contano qualcosa come 55.000 tassisti, tutti agguerriti e pronti a darsi battaglia a colpi di gadget e pimpante violente che non ce n’è.
Un mercatino ambulante in cui nessuno però sembra prendere in considerazione la tappezzeria, tanto che quei pochi che lo fanno di solito adottano tessuti spenti che anziché invogliare i clienti a salire li convincono che tutto sommato anche a piedi si può.
Un vuoto “ricoperto” al meglio da ‘Taxi Fabric’, progetto che mira a trasformare il volto di un’icona nazionale come il taxi, attraverso interni accattivanti realizzati su misura da giovani designer del paese.
Un progetto partito da poco ma che sta cercando definitivamente la sua strada attraverso canali e piattaforme di crowfunding come Kickstarter.
Un’opportunità per valorizzare il talento delle giovani menti visionarie made in India ma soprattutto di mostrare agli occhi del mondo che anche nel campo del design sono in grado di arrivare molto lontano. Ovviamente in taxi.