Terrazza è un nome sicuramente fuori dal comune per un divano. L’ispirazione, infatti, viene dai paesaggi terrazzati, stratificati. Tanto da far dire a un editor del New Yorker che il design «è una cosa mostruosa». Il designer che l’ha progettato nel 1973 è lo svizzero Ubald Klug e l’azienda che lo ha prodotto è de Sede. Nello specifico, il divano si compone di sette cuscini graduati su base rettangolare, tutti ricoperti in pelle. Di divani particolari ne abbiamo già parlato in passato: dal Bubble Couch trovato a New York fino al Togo ristrutturato in Sicilia ma scopriamo qualcosa di più sulla storia del Terrazza e dei retroscena che lo hanno fatto diventare un’icona del design anni ’70.

Come il divano Terrazza è diventato un’icona

Per Ubald Klug quello di Terrazza non è il primo progetto marcatamente anti convenzionale. Nel corso della sua lunga carriera ha progettato un letto da lavoro, un prototipo di casa prefabbricata e uno studio per il cockpit di una compagnia aerea francese. Terrazza arriva quindi in un momento di grande fermento nel mondo del design, quello degli anni ’70, dove anche il Togo fu fortemente criticato. L’aspetto trasgressivo di questo design gli è valso l’etichetta di uno dei divani più glamour in circolazione, tanto che persino Mick Jagger vi si fece fotografare sopra. Glamour ma soprattutto adatto alle atmosfere fantascientifiche del film La fuga di Logan (Logan’s run è il titolo originale), una pellicola diretta da Micheal Anderson nel 1976. Insomma, quello di Terrazza è un design nostalgico, un pò sci-fi che più che i terrazzamenti ci ricorda un ammasso di terra. Bisogna ammettere, però, che il suo è un fascino particolare che continua ad affascinarci nonostante il passare degli anni.