Greg Girard ha fotografato Vancouver dal 1972 al 1982, che prima dell’Expo ’86 era una città portuale popolata in prevalenza dalla classe operaia. Gli scatti di Greg sono stati raccolti nel libro Under Vancouver 1972-1982 e catturano la vera anima della città, fatta di luci al neon e posti suggestivi. Queste immagini sono rimaste inedite fino ad ora. Citando l’artista:
“I did feel Vancouver was a sad town. It maybe had something to do with the way the natural beauty surrounding the city was at odds with the more down-at-the-heel parts of town where I was spending time”.
Al dilà della fisionomia della città, che è cambiata nel corso del tempo, la sua produzione fotografica risulta molto attuale. Le atmosfere, le luci e i volti contribuiscono a ricreare un immaginario misterioso e underground che si sviluppa prevalentemente di notte. L’artista ha cercato anche di comunicare un senso profondo di solitudine e tristezza,tipico di chi sta girovagando per strada.
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