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Thom Yorke – ANIMA
Secondo l’antica tradizione dei nativi americani Lakota, gli acchiappasogni servivano a scongiurare gli incubi durante il sonno, catturando nella notte le energie negative e disperdendole con le prime luci del mattino.
ANIMA, il terzo album di Thom Yorke, è un acchiappasogni moderno.
Il cantante dei Radiohead ha detto di averlo scritto dopo un periodo di stasi creativa, influenzato da una crescente ossessione per il sonno.
Il disco, infatti, è ricco di riferimenti al subconscio, alla dimensione onirica e ne trasferisce in musica il sentimento dell’inquietudine, la sensazione di mistero, l’angoscia e l’agitazione: le tracce sono infestate di ritmi fibrillanti, synth nervosi e batterie pulsanti, mentre i testi raccontano una società preoccupante che ci sta rubando l’anima in cambio di avidità, relazioni vuote ed individualismi.
L’uscita dell’album è stata accompagnata da un corto di Paul Thomas Anderson per Netflix in cui assistiamo all’inquieta corsa onirica di una serie di passeggeri metropolitani. Tra questi c’è lo stesso Thom Yorke che, impigliato tra la realtà e il sogno, insegue la donna che ha catturato il suo sguardo (interpretata dalla sua compagna Dajana Roncione). È il loro ritrovarsi alla fine di questo intricato e angosciante labirinto onirico che ci fa dire che l’ANIMA ha gli stessi poteri di un acchiappasogni: i due ristabiliscono un contatto fisico e visivo, poco prima che le luci dell’alba colpiscano e risveglino il volto di Thom, disintegrando finalmente tutte le paure notturne.
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Daniel Caesar – CASE STUDY 01
Uno di quei dischi lentissimi che si muovono con la stessa voglia che abbiamo noi di fare le cose in estate. CASE STUDY 01 è il secondo album del cantante R&B canadese Daniel Caesar e, anche se non ci fa gridare al miracolo, contiene tutte tracce perfette da ascoltare in questi giorni un po’ svogliati. Ci fa pensare a Frank Ocean, così come a Khalid e a Moses Sumney perché è altrettanto bravo a farci accomodare su cuscinetti anti-urto e atmosfere super-rilassate.
Nonostante la presenza di Pharrell e di Mayer, mi sa che dovremo aspettare il prossimo album per avere qualche vibrazione più frizzante.
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Jye – Piccadilly Perfume
Jye è australiano ma ha appena pubblicato un album dal titolo Piccadilly Perfume che arriva a due anni dall’EP di debutto Disposable Love.
Volevo controllare su Google Maps la distanza tra Brisbane e la Piccadilly che tutti conosciamo, così ho scoperto che esiste una Piccadilly Street anche nel Queensland in Australia ed è probabilmente a questa che Jye si riferisce nel titolo dell’album. Oppure a una Piccadilly dai capelli neri e un profumo bellissimo, chissà.
Tutto questo per dire che Jye, come la Piccadilly australiana, è una piacevole scoperta (grazie Vali*) che prende tutti i confini geografici e li sposta più vicini a dove sei tu.