Ponte dell’Angelo a Roma, proprio a due passi da San Pietro compare un manifesto che, tanto per cambiare, sconcerta il Vaticano.
Papa Benedetto XVI e l’Immam del Cairo si scambiano tenere effusioni.
E’ così che apre la Guerrilla Marketing della nuova campagna ‘UNHATE‘ dell’azienda Trevisana Benetton, con la direzione artistica del fotografo cubano Erik Ravelo. Composta da 6 foto, 6 ‘baci’ che simbolicamente mettono in evidenza differenti popoli, fedi e culture.
Non è la solita provocazione che contraddistingue da anni le campagne pubblicitarie ideate da Oliviero Toscani ma una vera e propria azione pacifista, affiancata da un film, da un sito web e da un live actions a sorpresa, dove gruppi di giovani di tutto il mondo attaccheranno i manifesti sui muri di luoghi simbolici. ?Le immagini sono forti e il messaggio è molto chiaro: contrastare la cultura dell’odio. ?Inoltre si può partecipare attivamente sul sito postando la propria foto sul Kiss Wall.
Alessandro Benetton ha dichiarato:
Con questa campagna abbiamo deciso di dare visibilità mondiale a unidea alta di tolleranza, per invitare i cittadini di tutti i Paesi in un momento storico di grandi turbamenti e non meno grandi speranze a riflettere su come lodio nasca soprattutto dalla paura dellaltro e di ciò che non si conosce. La nostra è una campagna universale, che utilizza strumenti come il web, il mondo dei social media e limmaginazione artistica;è unica perché chiama allazione coloro ai quali si rivolge, i cittadini del mondo.
Grazie alle polemiche che ha suscitato di certo la campagna UNHATE ha avuto una visibilità virtuale mondiale. I baci ‘pacifici’ stanno provocando astio internazionale.
L’azienda si dice dispiaciuta per aver creato tanto scalpore ricordando però,che la malizia sta negli occhi di chi guarda.