Le installazioni site-specific del Coachella 2022

Le installazioni site-specific del Coachella 2022

Giulia Guido · 2 anni fa · Design

Dopo due anni di stop, lo scorso venerdì il Coachella ha riaperto i suoi cancelli presentando una line-up imperdibile che vede nomi come Billie Eilish, The Weeknd, Harry Styles e anche i Måneskin. 

Il festival ospitato a Indio, in California, che da qualche edizione riscuote sempre più successo – soprattutto sui social – non si limita a offrire buona musica: il Coachella è un’esperienza a 360° che passa anche dall’arte. 

Ogni anno, infatti, per rendere l’experience ancora più bella l’organizzazione si affida alle esperte mani di architetti, studi e designer commissionando dei padiglioni e delle installazioni site-specific che si trasformano nello skyline del festival. Scopriamo insieme alcune opere del Coachella 2022. 

Spectra, New Substance

La caleidoscopica torre Spectra ritorna per il suo terzo anno di fila, diventando sempre di più simbolo dell’intero festival. 

The Playground, Architensions

Lo studio fondato da Alessandro Orsini e Nick Roseboro e con sede tra New York e Roma propone una rivisitazione del paesaggio urbano, con un’installazione formata da 4 torri alte tra i 12 e i 20 metri. Le strutture iper-colorate e collegate da ponti propongono una nuova visone di spazio comune.

Circular Dimensions x Microscape, Cristopher Cichocki

L’artista Cristopher Cichocki  ha utilizzato più di 25.000 pezzi di tubi in PVC per dar vita a una struttura che si fonde con il cielo e il paesaggio, diventando quasi un miraggio.

Buoyed, Kiki Van Eijk

La designer olandese Kiki Van Eijk presenta un’installazione formata da tre totem che mixano simboli d diversi paesi e culture. Troviamo così l’architettura asiatica mescolarsi con i mulini a vento e igloo.

Cocoon (BKF + H300), Martín Huberman

L’architetto di Buenos Aires Martín Huberman ha realizzato un’installazione utilizzando un pezzo di design nato nella sua città: la cosiddetta sedia a farfalla. Decine e decine di telai di sedie sono state utilizzate e incastrate per erigere una torre bianca che prende i colori dei riflettori.

La Guardiana, Los Dos 

Ramon e Christian Cardenas hanno creato una statua femminile che porta un bambino che si erge a guardiano di chi per necessità decide di partire dal Messico o dall’America centrale verso gli Stati Uniti. 

Coachella 2022

Mutts, Oana Stănescu

L’architetto rumeno con base a New York ha realizzato delle silhouette di due cani e le ha riempite di pattern floreali. 

Coachella 2022

Balloon Chain, Robert Bose

Le famose catene di palloncini di Robert Bose sono arrivate anche al Caochella 2022, dove per il momento ha raggiunto una lunghezza di un quarto di miglio, ovvero poco più di 400 metri. 

Coachella 2022
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Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini

Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini

Claudia Fuggetti · 6 giorni fa · Photography

“Come vivremmo se non avessimo dei modelli di genere già precostituiti?

È questo il quesito che si pone il progetto Gender Theory della fotografa e filmmaker Rossella Agostini. Dopo essersi laureata in direzione della fotografia presso il Columbia College di Chicago, l’artista ha deciso di focalizzare la sua ricerca sulla celebrazione dell’individuo in quanto tale e il suo rapporto con il mondo circostante.

L’esplorazione delle relazioni interpersonali sono evidenziate da un tipo di estetica che predilige soggetti visibili da lontano collocati in spazi vuoti: insieme alla valorizzazione di bellezze fuori dal comune Rossella crea così una coerenza narrativa. L’artista ha descritto la sua serie fotografica così:

“Gender Theory è una serie fotografica che rifiuta l’idea del binarismo di genere e ne esplora una realtà dove questa non sia una costruzione sociale. Accenna a temi come l’identità e la sessualità e dimostra come il sesso biologico, l’identità di genere e l’espressione di genere non sempre combacino”.

Attraverso un elegante gioco di ruoli, le immagini di Rossella raccontano una storia capace di arrivare immediatamente al pubblico, non è un caso che Gender Theory abbia vinto il London Photo Festival nel 2018.

Visita il sito dell’artista qui.

Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
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Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Anna Frattini · 3 giorni fa · Photography

Abbiamo già parlato di Linecheck, l’evento dedicato all’ecosistema musicale italiano e internazionale. Ci siamo andati anche noi e – attraverso la lente di Andrés Juan Suarez – questo è quello che abbiamo visto. Abbiamo respirato aria di novità in un’occasione di incontro e confronto che ci ha permesso di scoprire i nuovi talenti e molte delle nuove tendenze musicali. Insomma, un evento imperdibile nella cornice della Milano Music Week. Le nostre esibizioni preferite sono state quelle di Daniela Pes, 72-HOUR POST FIGHT e Post Nebbia. Quest’anno il tema era #ManyKisses, con la volontà di vedere la musica come un’ecosistema: una comunità poliamorosa che cresce attraverso il dialogo continuo tra i suoi membri, la circolazione di energia ispiratrice e creativa insieme allo scambio fra personalità affermate sulla scena e artistə emergenti. 

ph. Andrés Juan Suarez

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
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Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Giulia Guido · 3 giorni fa · Photography

Ai margini della società globalizzata – quella della sindrome da workaholism – e ai margini del giorno ha sempre vissuto una società che non si è mai posta confini o limiti di alcun tipo. È qui, tra le gente della notte, che dal 2018 al 2021 la fotografa Carolina Lopez ha vagato munita della sua macchina fotografica. 

Carolina Lopez è una giovane fotografa di origini latinoamericane che lavora tra gli Stati Uniti e l’Europa, dove ha preso vita il suo ultimo progetto fotografico “Les Nuits Fauves”. Le donne che popolano la vita notturna di città come Berlino, Praga, Londra, Las Vegas, Parigi e Milano sono le protagoniste dei suoi scatti. 

Con un’estetica super satura e un taglio quasi documentaristico il lavoro di Carolina è un’analisi sulla società consumistica, superficiale ed evidentemente ossessionata dalla moda e dall’estetica. Il flash accecante sella macchina fa luce su alcuni elementi, lasciandone altri totalmente al buio e restituendo quell’aspetto fugace e misterioso della notte. 

Grazie a una campagna di crowdfunding “Les Nuits Fauves” è diventato un libro ed è stato pubblicato dalla casa editrice italiana Selfself Books. Qui sotto potete trovare alcuni scatti del progetto, ma scopritelo per interno sul sito di Carolina Lopez e sul suo profilo Instagram

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
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Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
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Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri

Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri

Giulia Guido · 4 ore fa · Photography

Lucas Cerri è un fotografo francese, nato a Cannes, che spazia dalle fotografie di viaggio ai ritratti, ma la vocazione per quest’arte è arrivata quasi per caso. 

Infatti, Lucas nasce come musicista, poi col tempo, oltre a esprimere emozioni, pensieri e sentimenti attraverso note e melodie, ha cominciato a fare anche attraverso le immagini. 

Da allora, che fosse analogica o digitale, la macchina fotografica ha sempre fatto parte delle sue giornate. 

Scorrendo il suo sito e addentrandoci nel suo portfolio possiamo notare fin da subito come Lucas Cerri riesca a spaziare dalla fotografia di viaggio, con cui ci porta in ogni angolo del mondo, dall’Islanda agli Stati Uniti, dal caldo Portogallo alla fredda Norvegia, a ritratti intimi e delicati. 

Tra i suoi lavori il nudo ha un ruolo preponderante e il corpo, con le sue forme e le sue linee, diventa quasi una scultura da catturare in tutta la sua naturalezza. Spesso, i corpi che scatta si trovano immersi nella natura, quasi sovrastati da essa e guardando le fotografie di Lucas Cerri sentiamo quel senso di libertà che proviamo quando ci immergiamo nelle profonde acque del mare, o quando corriamo lungo campi desolati. 

Qui sotto trovi una selezione di scatti, ma per scoprire tutti i lavori di Lucas Cerri visitate il suo sito e seguitelo su Instagram

Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
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Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
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