Dan Mountford crea brevi viaggi visivi. Le sue associazioni ritraggono dei paesaggi interiori e poetici, mescolano volti e architetture attraverso epifanie oniriche e ricerca grafica. Una simbiosi tra tecnica, fotografia e poesia.
La costruzione dell’immagine sembra passare il più delle volte attraverso tre fasi: la doppia esposizione fotografica, la post-produzione e l’editing degli scatti con Photoshop e l’aggiunta di forme vettoriali e geometrie grafiche.
Se vi piace, andete a guardare pure Matt Wisniewski e Christoffer Relander.